Forse è anche grazie a iniziative come questa che negli ultimi anni il numero di iscrizioni nelle facoltà scientifiche è in netta crescita e, altro dato interessante, sono sempre più numerose le ragazze che dopo il diploma scelgono ingegneria, matematica o biotecnologie: parliamo della Notte europea dei ricercatori che, come comunica l’Agenzia per la Promozione della Ricerca Europea, si svolgerà venerdì 29 settembre in 26 Paesi, dall’Austria alla Turchia. Un evento dai molteplici obiettivi: avvicinare la ricerca e i ricercatori al pubblico, promuovere progetti di ricerca eccellenti in tutta Europa e oltre, aumentare l’interesse dei giovani per le carriere scientifiche e di ricerca, mostrare l’impatto del lavoro dei ricercatori sulla vita quotidiana delle persone.
L’Italia partecipa ufficialmente con otto progetti, ma sono centinaia se si aggiungono quelli realizzati da varie istituzioni che aderiscono all’iniziativa europea. Come l’Università LUMSA, ad esempio, che è partner della Notte Europea dei Ricercatori e delle Ricercatrici LEAF, organizzata da Frascati Scienza e finanziata dalla Commissione Europea e che da nord a sud organizza eventi che coinvolgono le scuole superiori. Anche quest’anno il tema è LEAF – heaL thE plAnet’s Future, e – come si può leggere sul sito dell’università – gli argomenti trattati riprenderanno gli obiettivi del Green Deal Europeo: dalla fattoria alla tavola, biodiversità, economia circolare, zero inquinamento, ambienti privi di sostanze tossiche, salute e benessere, efficientemente energetico e delle risorse degli edifici, energia sicura, mobilità smart e sostenibile.
Come auspicato dagli organizzatori, L’evento aiuterà il pubblico a comprendere al meglio le sfide che la comunità scientifica affronta, ogni giorno, per la nostra salute e benessere, per l’ecologia, per tutelare la biodiversità, per proporre un’economia circolare al passo con i tempi, per studiare sempre nuovi metodi per una mobilità sostenibile e vincere le sfide, sempre più urgenti, che il cambiamento climatico impone.
Le sedi LUMSA di Roma e Palermo hanno organizzato una serie di incontri con gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado per sensibilizzare i più giovani proprio alle tematiche del cambiamento climatico e dell’economia sostenibile. Nella capitale, Il prof. Giovanni Ferri, docente ordinario di Economia politica, presenterà due lezioni interattive che verteranno sulle origini della questione della sostenibilità e su come cambieranno i comportamenti delle aziende, dello Stato e dei cittadini.
Sempre a Roma, il prof. Folco Cimagalli – ordinario di sociologia presso il Dipartimento di Giurisprudenza della LUMSA- coordinerà il percorso “InclusivaMente”, pensato per offrire a studenti e studentesse la possibilità di conoscere e analizzare i fenomeni migratori, con una riflessione sui concetti di viaggio, migrazione, multiculturalità e inclusione.
A Palermo, l’idea è quella di sensibilizzare gli studenti dei licei sul tema della protezione della natura e dell’ecosistema, declinandolo, dopo l’attenzione rivolta allo Spazio nell’Edizione dell’anno scorso, sulla dimensione del Tempo, nella sua duplice accezione di svolgimento cronologico degli eventi e di clima terrestre, con peculiare attenzione ai cambiamenti climatici.
Cinquanta studenti scelti da dieci licei palermitani, si ritroveranno per tre giorni a discutere di “Tempo”, visto e analizzato da tre prospettive: psicologica e sociologica, giuridico-economica e naturalistica.
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