di Alessandra ArachiI neo eletti alla Camera e al Senato, tra gli «habitué» e gli «spaesati». I primi a registrarsi quelli di FdI: l’esordio in Aula sarà giovedì Alla Camera c’è la fila. Al Senato arrivano alla spicciolata. Alla Camera si riceve anche per appuntamento. Al Senato ingresso libero. Ma c’è un fattore che accumuna i parlamentari che ieri sono andati a registrarsi: l’emozione. E poi l’eleganza: dominano i tailleur, per le donne, completi d’ordinanza per gli uomini. Qualcuno, tra i nuovi, è anche spaesato. Emozionata è pure Rita Dalla Chiesa, neoeletta a Montecitorio per Forza Italia. Avvezza alla notorietà, ieri pomeriggio guardava con timore il Palazzo, lì dove è in corso la mostra sugli eroi della mafia: c’è anche suo padre Carlo Alberto. «È un’emozione fortissima», dice, poi va via. Troppa fila. In entrambe le Camere i primi a registrarsi sono stati due parlamentari di Fratelli d’Italia. Nicola Calandrini, 56 anni, di Latina, senatore alla seconda legislatura. E Ylenia Lucarelli, 46 anni, di Taranto, deputata anche lei al secondo giro. Di FdI anche la sfilza dei senatori che arrivano di buon mattino. Tra i nuovi: Costanzo Della Porta, Paola Mancini, Guido Castelli. Anche loro un po’ spaesati chiedono informazioni per entrare. Tra i veterani Andrea Augello, in Parlamento dal 2006: un consiglio per i nuovi eletti? «Lavorare, lavorare e studiare». Arrivano di buon’ora anche gli ex ministri Giulio Terzi di Sant’Agata (FdI) e Maurizio Gasparri (FI). Dal centrosinistra arrivano davvero in pochi in tutta la mattinata. Valter Verini, Pd, tra questi. Sorride alle telecamere e mostra il kit che viene consegnato al momento della registrazione: «C’è anche la Costituzione», dice (oltre al regolamento parlamentare). Anche lui è un novello del Senato, arriva dalla Camera. Del Pd pure Michele Fina, nuovo ed emozionatissimo: «Diventare senatore a 44 anni… Non lo avrei mai immaginato». All’ingresso di Palazzo Madama si vede arrivare anche Paola Taverna, M5S, e fotografi non troppo informati le vanno intorno: primo giorno di scuola? «Veramente l’ultimo» risponde non troppo contenta la pasionaria grillina. Si va avanti fino alle otto di sera, tutto deve essere pronto per giovedì. Per la registrazione dei big bisogna aspettare: Silvio Berlusconi domani se non giovedì mattina. Matteo Renzi e Carlo Calenda probabilmente oggi. All’ora di pranzo arriva a passo spedito la senatrice della Lega Giulia Bongiorno, confermata in questa diciannovesima legislatura. Esce e viene assalita dalle telecamere e il corteo di cronisti si scontra con un gruppo di turisti spagnoli incuriositi. La guida spiega: «È la senatrice Giulia Bongiorno». E dalla fila: «Ah, buenos dias». 10 ottobre 2022 (modifica il 10 ottobre 2022 | 23:44) © RIPRODUZIONE RISERVATA , 2022-10-10 20:08:00, I neo eletti alla Camera e al Senato, tra gli «habitué» e gli «spaesati». I primi a registrarsi quelli di FdI: l’esordio in Aula sarà giovedì, Alessandra Arachi