In Alto Adige l’anno scolastico è iniziato con una importante novità: una legge provinciale abolisce di fatto i voti sotto il 4, seguendo l’esempio di Austria e Germania, dove esiste solo un voto negativo. Per casi particolari, esiste comunque un margine di discrezionalità per i dirigenti scolastici. Nei mesi scorsi la legge è stata discussa ampiamente, promossa dall’assessore Philipp Achammer e ora entrata definitivamente in vigore. Per i sostenitori un 2 e un 3 sono un pesante macigno, senza alcun effetto pedagogico. “Siamo i primi in Italia a non scendere con i voti sotto il 4 e come papà sono favorevole. In questo modo diamo una mano agli studenti a non essere troppo demoralizzati”, commenta all’Ansa il consigliere comunale Roberto Selle.
“Il nostro leitmotiv è ‘nessuno rimane indietro’, perché la scuola pone le basi della nostra società e per questo deve essere inclusiva”, sottolinea l’assessore alla scuola di lingua italiana Giuliano Vettorato. Diversi i progetti avviati. Per quanto riguarda il blocco ai voti sotto il 4, l’esponente della Lega esprime “massima fiducia nella professionalità dei dirigenti e dei docenti. I consigli di istituto potranno , tranquillamente valutare la scala di voti da dare“. Per il suo omologo ladino, Daniel Alfreider, “un voto troppo basso ha effetti negativi anche sulle altre materie, perché tutta l’energia viene solo più spesa per recuperare”.
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