di Alfio Sciacca, inviato a Senigallia
Il maltempo e il vento blocca anche l’opera dei volontari e degli uomini della Protezione civile impegnati a ripulire le case invase da montagne di fango.
I comuni alluvionati della Marche sono nuovamente sferzati da pioggia intensa e violente raffiche di vento. Una situazione di allarme che ha spinto il comune di Senigallia a diramare un’allerta per la popolazione. L’invito è a «non uscire di casa se non per ragioni veramente indispensabili e di salire ai piani alti». Allo stesso tempo ha invitato «tutte le attività commerciali dell’area alluvionata a chiudere e consentire alle persone riparo ai piani alti». A causa del forte vento nel centro di Senigallia ha provocato il cedimento di un albero che è finito su un’auto. Il conducente, che era all’interno del mezzo, è comunque rimasto illeso.
Il maltempo, e soprattutto il forte vento, blocca anche l’opera dei volontari e degli uomini della Protezione civile impegnati a ripulire le case, soprattutto quelle che costeggiano il fiume Misa, invase da montagne di fango. La preoccupazione maggiore è che da un momento all’altro il fiume possa nuovamente esondare. Stop forzato anche negli altri comuni della provincia di Ancona che ancora non si erano rialzati dopo il nubifragio di giovedì sera.
Intanto presso la Regione Marche è in corso un vertice per il coordinamento delle attività di intervento nelle zone delle province di Ancona e Pesaro-Urbino colpite dall’alluvione. In videoconferenza partecipano i sindaci dei comuni danneggiati. Per tutta la notte sono andate avanti le ricerche dei tre dispersi: una mamma di 56 anni, che era in auto insieme alla figlia 17enne, ritrovata morta, un bimbo di 8 anni, scivolato via dalle braccia della madre, salvata dai vigili del fuoco, e un uomo di Arcevia. Le vittime salgono, quindi, a 11.
17 settembre 2022 (modifica il 17 settembre 2022 | 14:51)
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, 2022-09-17 13:10:00, Il maltempo e il vento blocca anche l’opera dei volontari e degli uomini della Protezione civile impegnati a ripulire le case invase da montagne di fango. , Alfio Sciacca, inviato a Senigallia