Nuovo PEI, profilo di funzionamento: chi lo redige, cosa contiene e a cosa serve

Nuovo PEI, profilo di funzionamento: chi lo redige, cosa contiene e a cosa serve

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Con la riforma posta in essere dal D.lgs. n. 66/2017, sono stati introdotti nuovi documenti tra cui il profilo di funzionamento (PF): cos’è, chi lo redige, a cosa serve.

Riforma

La riforma (D.lgs n. 66/17, come modificato dal D.lgs. n. 96/2019, e l’attuativo  DM n. 182/2020) ha introdotto nuove modalità di assegnazione delle misure di sostegno agli alunni con disabilità, il modello nazionale di PEI (uno per la scuola dell’infanzia, uno per la scuola primaria, uno per la secondaria di primo grado, uno per la secondaria di secondo grado) e le relative Linee guida

La  riforma mancava di  un tassello fondamentale, ossia le Linee guida del Ministero della salute con le indicazioni per la certificazione di disabilità in età evolutiva ai fini dell’inclusione scolastica, tenuto conto della Classificazione Internazionale delle Malattie (ICD) e della Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute (ICF) dell’OMS, nonché per la redazione del Profilo di funzionamento (PF), tenuto conto della predetta classificazione ICF. Le Linee guida sono state pubblicate lo scorso 10 novembre 2022.

Il PF, propedeutico all’elaborazione del PEI, costituisce uno degli ultimi passaggi dell’iter delineato dalla riforma per l’accertamento della condizione di disabilità in età evolutiva ai fini dell’inclusione scolastica:

  1. presentazione della domanda all’Inps, corredata del certificato medico diagnostico-funzionale (evidenziamo che l’accertamento ai fini dell’inclusione scolastica va richiesto dai genitori o da chi esercita la responsabilità genitoriale);
  2. accertamento della condizione disabilità/invalidità civile e accertamento delle condizioni di disabilità in età evolutiva ai fini dell’inclusione scolastica;
  3. verbale di condizione di disabilità in età evolutiva ai fini dell’inclusione scolastica;
  4. redazione del profilo di funzionamento, da parte  del SSN – Unità di valutazione multidisciplinare, sulla base del suddetto verbale;
  5. redazione del PEI sulla base del verbale e del PF, da parte di: GLO, genitori e Unità di valutazione multidisciplinare.

Cos’è – A cosa serve 

Il profilo di funzionamento:

  • ricomprende la diagnosi funzionale e il profilo dinamico-funzionale, ne unifica le informazioni e le integra con ulteriori elementi coerenti con il modello descrittivo del funzionamento alla base di ICF e secondo lo schema valutativo introdotto dalle suddette Linee Guida;
  • definisce le competenze professionali e la tipologia delle misure di sostegno e delle risorse strutturali utili per l’inclusione scolastica;
  • è il documento necessario alla predisposizione del PEI;
  • permette di monitorare i cambiamenti evolutivi dell’alunno/studente in condizione di disabilità, dovuti alla storia naturale del problema di salute, alle modifiche indotte dai trattamenti e dagli interventi posti in essere relativi al funzionamento a scuola e/o alle azioni correttive nei confronti dei fattori barriera presenti a scuola.

Chi lo redige

Il nuovo documento (ossia il PF) è redatto da una unità di valutazione multidisciplinare nell’ambito del SSN, con la collaborazione dei genitori/esercenti la responsabilità genitoriale e la partecipazione del dirigente scolastico ovvero di un docente specializzato sul sostegno della scuola ove è iscritto il bambino/alunno/studente.

L’unità di valutazione multidisciplinare è composta da:

  • uno specialista in neuropsichiatria infantile o un medico specialista, esperto nella patologia del minore;
  • almeno due delle seguenti figure: un esercente di professione sanitaria nell’area della riabilitazione, uno psicologo dell’età evolutiva, un assistente sociale o un pedagogista o un altro delegato, in possesso di specifica qualificazione professionale, in rappresentanza dell’Ente territoriale di competenza.

Quando si aggiorna

Il Profilo di funzionamento si aggiorna al passaggio di ogni grado di istruzione, a partire dalla scuola dell’infanzia, nonché in presenza di nuove e sopravvenute condizioni di funzionamento della persona (dedicheremo un apposito articolo a cosa devono fare i soggetti già in possesso di certificazione della condizione di disabilità sia con che senza PEI).

Contenuti e criteri redazione

Di seguito i criteri da seguire per la redazione del PF:

  • il PF va redatto tenendo in considerazione i fattori ambientali propri del contesto scolastico e della loro interazione con il soggetto in età evolutiva in condizioni di disabilità;
  • il PF va redatto sulla base dello schema descrittivo del funzionamento e della disabilità ai fini dell’inclusione scolastica, riportato nelle Linee Guida (Cfr. Figura 8);
  • nei casi di soggetti in età evolutiva in condizioni di disabilità già frequentanti la scuola, la redazione del PF può avvalersi delle osservazioni effettuate nel corso del tempo durante la vita scolastica, anche in relazione a percorsi di inclusione già in atto;
  • nei casi di soggetti in età evolutiva in condizioni di disabilità, che inizino il percorso scolastico, è opportuno svolgere un periodo di osservazione, finalizzato alla raccolta degli elementi utili a descrivere il funzionamento nello specifico ambiente scolastico e integrarli con informazioni valutative riferite ad altri setting di vita dei soggetti; lo stesso dicasi per i casi di soggetti, che già frequentano la scuola ma che vengano certificati per la prima volta in condizione di disabilità ai fini dell’inclusione scolastica.

Quanto ai contenuti del nuovo documento, evidenziamo che il PF descrive dettagliatamente l’interazione del soggetto con i fattori ambientali, in riferimento allo svolgimento di una selezione di attività (riportate nella Tabella 4, allegata alle Linee guida) nei domini considerati, in termini di performance. Nell’ambito della predetta descrizione va messo in evidenza se e quanto i fattori ambientali a disposizione del soggetto siano sufficienti e adatti per superare le eventuali difficoltà nelle attività o se, al contrario, le peggiorino. Nel PF, inoltre, sono esaminati ed evidenziati i punti di forza del soggetto in età evolutiva insieme ad altre informazioni utili alla definizione del PEI e del Progetto individuale.

Nello specifico, i contenuti del PF (corrispondenti alle sezioni del medesimo) sono i seguenti:

  • Dati identificativi e anagrafici del soggetto
  • Elementi clinici
  • Punti di forza del soggetto
  • Elementi attinenti alla descrizione del funzionamento

LINEE GUIDA MINISTERO DELLA SALUTE

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