Nuovo Pnrr, energia verde e meno consumi. Bankitalia: si possono creare 375mila posti di lavoro

Le strategie

di Enrico Marro06 feb 2023

Nuovo Pnrr, spinta all’energia verde: acquisti da più Paesi, meno consumi La premier Giorgia Meloni

Aumento della produzione di energia da fonti rinnovabili; diversificazione delle aree di approvvigionamento; riduzione dei consumi. Sono i tre pilastri del capitolo relativo al Repower Eu (il piano europeo per fronteggiare la crisi energetica) che il governo inserir entro il 30 aprile nel Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza) come richiesto da Bruxelles. Gli obiettivi del nuovo pacchetto di interventi sono stati discussi ieri pomeriggio a Palazzo Chigi in una riunione della cabina di regia del Pnrr, presieduta dalla premier Giorgia Meloni, cui hanno partecipato i ministri competenti e le societ a partecipazione pubblica del settore energetico Eni, Enel, Snam e Terna. Nella riunione non si parlato di nuove risorse rispetto ai 191,5 miliardi previsti dal Pnrr fino al 2026, ma la presidente della commissione Ue, Ursula von der Leyen, a dicembre, nella sua visita alla Bocconi disse che l’Italia avrebbe potuto contare su circa 9 miliardi di euro per il Repower Eu.

Meloni ha detto che il nuovo piano consentir all’Italia di dare un forte contributo alla realizzazione del “Piano Mattei” al fine di consolidare il processo di diversificazione delle forniture, verso una totale eliminazione del gas russo e per far diventare l’Italia hub energetico del Mediterraneo per tutta Europa. Per rafforzare la sovranit energetica, ha aggiunto, verranno attivati strumenti finanziari e di politica industriale. Il ministro Raffaele Fitto, che coordina l’attuazione del Pnrr, ha spiegato che continuer il confronto con tutti i soggetti istituzionali nazionali e locali, per arrivare all’aggiornamento del Piano entro il 30 giugno, termine ribadito ieri dal commissario Ue all’Economia, Paolo Gentiloni. In tale contesto il ruolo dei giganti dell’energia strategico. Eni sta investendo molto sui programmi di decarbonizzazione e sull’idrogeno con l’Algeria; Enel ha annunciato proprio ieri un importate investimento in Sicilia sui pannelli solari; Snam decisiva per la realizzazione dei gasdotti; Terna per le reti elettriche, con investimenti per un miliardo (Tyrrhenian Link, Sardegna Corsica 3 e Montenegro Italia 2) .

Ieri sul Pnrr intervenuta anche la Banca d’Italia con uno studio dove si stima che il Piano potrebbe attivare fino a 375 mila posti di lavoro in pi nel 2024, a partire dalle costruzioni (100 mila), ma anche nei comparti professionali pi specializzati, tra i quali 27 mila informatici. Profili per difficili da trovare. Tanto vero che, secondo Bankitalia, c’ bisogno di investimenti significativi in istruzione e formazione, ma anche di attrarre migranti qualificati, considerando la dinamica demografica negativa.

Oltre a favorire l’aumento dell’occupazione, il Pnrr, osserva la Corte dei conti, fa s che l’Italia diventi un percettore netto di risorse europee anzich un contributore. gi accaduto nel 2021 quando, a fronte di 18,1 miliardi di euro di versamenti al bilancio della Ue, il nostro Paese ha ricevuto 26,7 miliardi da Bruxelles, di cui 10,1 legati al Pnrr. Il trend proseguir se l’Italia continuer a rispettare gli impegni per la realizzazione del piano e a ricevere i finanziamenti (parte in prestiti) collegati.

Si accende intanto la polemica sul nuovo codice degli appalti, destinato ad avere un ruolo centrale proprio nella realizzazione degli investimenti del Pnrr. Nello schema di decreto attuativo del codice, in discussione nelle commissioni di Camera e Senato, saltato infatti il bollino rosa di certificazione della parit di genere come riferimento per la premialit nelle gare d’appalto. Immediata la richiesta delle opposizioni di ripristinarlo.

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