Il governo Draghi calpestando le più elementari procedure parlamentari e anche il buon gusto organizza un vero e proprio raggiro per imporre, senza alcun dibattito vero, una devastante modifica di reclutamento e formazione degli insegnanti.
Il PNRR si conferma la sigla non di un piano di investimenti ma di un conglomerato di leggi di controriforma e viene usato per sottrarre al confronto sociale materie delicatissime che riguardano diritti inalienabili e persino principi costituzionali.
Se il metodo è infame il contenuto è ignobile: si colpisce la libertà di insegnamento, lo spessore culturale della scuola, i diritti di chi lavora nell’istruzione. Si apre la porta a nuove e più gravi speculazioni private nel settore della formazione e all’ imposizione di una generalizzata didattica aziendalista, vero obiettivo di governo e Confindustria.
Considerando i meccanismi adottati da un governo-sempre più impermeabile a ogni dialettica democratica-non si può perdere un attimo: è necessaria una immediata e dura, mobilitazione per fermare questa controriforma che rischia di devastare la scuola italiana.
, 2022-04-22 15:48:00, Il governo Draghi calpestando le più elementari procedure parlamentari e anche il buon gusto organizza un vero e proprio raggiro per imporre, senza alcun dibattito vero, una devastante modifica di reclutamento e formazione degli insegnanti.
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