L’Off/Off Theatre rialza il sipario il 30 ottobre con un giallo inquietante

di Emilia Costantini

Lo spettacolo che inaugura la quinta stagione è «Il caso Estermann – Tre omicidi in Vaticano», scritto da Giovanni Franci con Laura Lattuada protagonista

La quinta stagione dell’Off/Off Theatre prende il via il 30 ottobre con la messinscena di una tragica vicenda, un giallo inquietante: «Il caso Estermann – Tre omicidi in Vaticano» è lo spettacolo scritto da Giovanni Franci con protagonista Laura Lattuada e con Alberto Melone e Riccardo Pieretti.

«È una storia attraversata da tali e tanti veleni all’ombra del Vaticano, che mi ha spinto a inauguraci il quinto anno di attività — spiega Silvano Spada, creatore e direttore del palcoscenico di via Giulia — Franci ha studiato per mesi e mesi tutti gli atti relativi a questo thriller allucinante: un triplice omicidio commesso il 4 maggio 1998 nella Città del Vaticano e che ha causato la morte del comandante della Guardia Svizzera Pontificia, Alois Estermann, e sua moglie, uccisi dal vicecaporale, il giovane Cédric Tornay, che poi si è suicidato. Lattuada impersona la madre di quest’ultimo, la quale contestò la tesi data dalle autorità vaticane: una donna eroica, che combatte per scoprire la verità». Dal tragico al grande teatro napoletano con Peppe Barra che dal 3 novembre è protagonista di Buonasera a tutti: «È una sorta di diario dell’artista — continua Spada —, che racconterà il suo percorso spettacolare». Ma nel programma dell’Off, quest’anno, ampio spazio alle donne: «Si comincia con Sposerò Biagio Antonacci con Milena Mancini, diretta da Vinicio Marchioni; si prosegue con Schiava di Picasso con Monica Rogledi e Barbara Cestoni; Francesca Reggiani è protagonista della stand up Spettacolare; Paola Pitagora di Ho amato tutto; inoltre Razza sacra dove si indaga sul rapporto tra Pasolini e le donne: Maria Callas, Elsa Morante, Laura Betti, Silvana Mangano e Anna Magnani. Ma anche Viola Graziosi in Amo dunque sono di Sibilla Aleramo, e poi Édith Piaf interpretata da Melania Giglio e Mata Hari impersonata dall’attrice russa Natalia Simonova… Insomma — aggiunge Spada — tanto spazio alle donne perché sono protagoniste della nostra vita, anche se la società tuttora maschilista non concede loro gli spazi che meritano».

In cartellone, tra i numerosi appuntamenti, il Teatro-canzone con Pierfrancesco Poggi in Io, Gaber e gli Altri , ovvero Mogol, Battisti, Lauzi ecc; i temi LGBTQ con Vladimir Luxuria in Stasera ve le canto; Roberto Herlitzka e Stefano Santospago con L’incendio di via Keplero di Gadda. Mentre proprio Spada debutta con il suo nuovo testo: Back to Black. «È un testo sulla crisi di un uomo a 40 anni, quando si pone delle domande, si guarda indietro e immagina il suo futuro nel lavoro, nell’amore, mondo che lo circonda. Per scriverlo, sono andato indietro con la memoria al mio percorso e mi sono accorto che proprio intorno a quell’età ho vissuto una profonda riflessione sul prima e sul dopo». Un bilancio positivo? «Direi di sì — conclude — perché poi creare, cinque anni fa, un nuovo teatro a Roma, che di teatri è piena, è stata un’avventura non facile: siamo riusciti a conquistare non solo il pubblico degli appassionati, ma tanti giovani nostri spettatori abituali».

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