Nel 2020, un’epidemia di norovirus aveva scosso la località di Folgarida, trasformando un albergo in un moderno lazzaretto. L’incubo, iniziato con un’apparente intossicazione alimentare, aveva visto protagonisti giovani studenti e i loro docenti in gita scolastica.
A distanza di quasi quattro anni, un primo passo verso la giustizia è stato compiuto con la consegna di assegni simbolici da parte del gestore dell’albergo ai giovani colpiti.
A gennaio 2020, la tranquilla settimana bianca in Val di Sole era stata travolta da un’improvvisa epidemia di vomito, crampi, nausea e febbre che aveva costretto molti al letto, con alcuni necessitanti di ricovero ospedaliero. Le indagini condotte dall’azienda sanitaria trentina avevano escluso l’intossicazione alimentare, individuando nel norovirus la causa dell’epidemia.
Oggi, il titolare dell’hotel, in risposta alle richieste di risarcimento variabili tra tremila e cinquemila euro, ha emesso 130 assegni da 230 euro ciascuno “a titolo simbolico”. Questo gesto rappresenta un tentativo di ottenere la messa alla prova ai servizi sociali e, se l’esito sarà positivo, l’estinzione del reato. Tuttavia, rimane aperta la questione del risarcimento completo del danno, con i giovani colpiti che si sono costituiti parte civile.
L’avvocato che rappresenta gli studenti, sostiene che la seconda ondata dell’epidemia sarebbe stata evitabile con adeguate misure di sanificazione. In attesa della prossima udienza, fissata per il 26 marzo 2024 al Tribunale di Trento, la tensione resta alta. La critica alla gestione post-contagio dell’albergatore è forte, accusato di aver privilegiato l’interesse economico a discapito della sicurezza sanitaria.
La messa alla prova, secondo il legale, rappresenta un’ammissione di colpa indiretta da parte del titolare dell’hotel. Ora l’attenzione si sposta sul risarcimento economico adeguato, con la speranza di trovare un accordo che eviti un lungo e costoso procedimento civile, alleviando almeno in parte il fardello giuridico e economico che grava sulle famiglie coinvolte.
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