di Michele Marangon
Pietro Ialongo, perito industriale, ha confessato nella notte l’omicidio di Frosinone in caserma a Latina. Dopo una lite, ha prima strangolato e poi ucciso con dieci coltellate Romina De Cesare
«Non volevo ucciderla. La amo». È stato arrestato Pietro Ialongo, il 38enne che ha prima strangolato e poi ucciso a coltellate l’ex fidanzata, Romina De Cesare, con cui continuava a condividere lo stesso appartamento in via del Plebiscito a Frosinone, seppure la loro storia non avesse più futuro. La confessione di Ialongo resa ai carabinieri nella notte, ha chiarito alcuni aspetti della tragedia. Il 38enne avrebbe scritto la frase che lo inchioda su un bloc notes che polizia e carabinieri hanno rinvenuto nel corso di una perquisizione.
Entrambi sono originari dello stesso paese in provincia di Isernia, Cerro al Volturno: lui svolgeva la professione di perito informatico, e la relazione con Romina era ormai terminata, tanto che lei frequentava un altro uomo. Una situazione insostenibile per il 38enne, che dopo essere stato fermato dai carabinieri in stato confusionale a Sabaudia, trascorsa qualche ora in pronto soccorso a Latina, ha ricostruito le ore precedenti al delitto.
Un lite sfociata in tragedia, oltre dieci coltellate che hanno cancellato la vita della 36enne. Poi un giro senza meta con la sua auto Audi A 4, verso il mare, dove casualmente i carabinieri lo hanno ritrovato, seminudo con escoriazioni e graffi, sulla spiaggia. Ialongo non accetta la fine del rapporto con la ragazza, che poche settimane prima sui social postava una foto con cui aderiva alla campagna contro la violenza femminile. Un triste, assurdo presagio di quanto sarebbe accaduto, di lì a poco tempo. Non risulta, comunque, nessuna denuncia da parte di Romina in relazione a minacce ricevute dall’ex.
«Dalle indagini successive – fanno sapere il procuratore di Frosinone, Antonio Guerriero, e quello di Latina, Giuseppe de Falco, in una nota congiunta – emerge un clima di contrasti tra la vittima e l’ex fidanzato, accresciuti a seguito della nuova relazione della donna con un’altra persona. Inoltre, una serie di elementi rinvenuti confermano i presupposti per considerare l’ex fidanzato, indagato del reato di omicidio ai danni di De Cesare. Ad aggravare la situazione di Ialongo,, oltre ai graffi e le ecchimosi riscontrati sul corpo e accertati dal medico legale incaricato dalla procura di Latina, anche una busta che l’uomo aveva in mano al momento del suo fermo da cui è stato possibile dedurre elementi indiziari a suo carico per il grave delitto e la sua probabile intenzione di suicidarsi». Infatti, avrebbe detto: «Volevo uccidermi annegando nel mare».
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4 maggio 2022 (modifica il 4 maggio 2022 | 13:41)
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, 2022-05-04 11:33:00, Pietro Ialongo, perito industriale, ha confessato nella notte l’omicidio di Frosinone in caserma a Latina. Dopo una lite, ha prima strangolato e poi ucciso con dieci coltellate Romina De Cesare, Michele Marangon