L’omicidio di Giulia Cecchettin, uccisa dal suo ex fidanzato, rappresenta, purtroppo, l’ennesimo caso di femminicidio. Un recente report del Servizio analisi criminale della polizia criminale evidenzia una preoccupante realtà: dal 1° gennaio al 12 novembre, l’Italia ha registrato 285 omicidi, di cui 102 vittime donne.
L’82% di questi femminicidi sono avvenuti in contesti familiari o affettivi, spesso per mano del partner o ex partner. Questi dati riflettono un incremento rispetto all’anno precedente, sottolineando una tendenza allarmante.
L’eurodeputata del Partito Democratico, Alessandra Moretti, esprime dolore e sgomento per la morte di Giulia Cecchettin, sottolineando la necessità di un’azione educativa e culturale, specialmente tra i giovani. Anche la sottosegretaria all’Istruzione, Paola Frassinetti, ribadisce l’importanza di insegnare la cultura del rispetto e dell’affettività nelle scuole, in risposta all’appello della segretaria Pd Elly Schlein.
L’istruzione viene identificata come uno strumento chiave nella lotta contro la violenza di genere. L’inserimento di tematiche legate al rispetto e all’affettività nelle linee guida scolastiche potrebbe essere un passo significativo per contrastare la mentalità retrograda che ancora pervade la società. L’approccio mira a educare le nuove generazioni a distinguere tra amore e possesso, due concetti spesso confusi nelle dinamiche che portano ai femminicidi.
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