Opuscolo anti-violenze per le ragazze del Friuli, il question time con Valditara  DIRETTA ore 15,30

Opuscolo anti-violenze per le ragazze del Friuli, il question time con Valditara DIRETTA ore 15,30

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Il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, risponde oggi a partire dalle 15.00 a interrogazioni sulle iniziative in relazione alla distribuzione nelle scuole superiori di Cividale del Friuli di un opuscolo in materia di prevenzione delle aggressioni e degli abusi di natura sessuale (Orrico – M5S); sulle iniziative volte a favorire i contributi di cittadini, imprese ed enti del terzo settore al finanziamento delle scuole (Lupi – NM(N-C-U-I)-M).

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L’opuscolo anti violenza

Una vicenda curiosa quella relativa al Comune di una cittadina del Friuli Venezia Giulia, Cividale del Friuli, che ha fatto distribuire nelle scuole medie e superiori un opuscolo nel quale vengono elargiti consigli “anti-stupro” dedicati soprattutto alle ragazze, così come riporta Il Gazzettino.

Studenti e studentesse inorriditi

Non lanciare sorrisi ironici o provocatori a sconosciuti in discoteca e non varcare l’ingresso del locale indossando mini inguinali e calze a rete, visto che “alcuni studi hanno messo in evidenza che talvolta l’abbigliamento eccessivamente stravagante o succinto ha richiamato l’attenzione di persone particolarmente violente che avevano travisato le intenzioni della vittima”. Questo è ciò che si legge nell’opuscolo incriminatoPrevenire le aggressionicombattere la violenza, realizzato con il contributo della Regione Fvg (ai sensi della legge regionale 17 del 2000 sui progetti antiviolenza) e distribuito dal Comune della città ducale ai ragazzi e alle ragazze delle medie e superiori cividalesi.

Sembra che la distribuzione del testo non sia una novità. Fatto sta che alcuni studenti, nel leggerlo, sono rimasti sconcertati. “Ci dicono di non girare da sole la notte, di non sorridere a sconosciuti e di non usare vestiti appariscenti in discoteca. Stavo per mettermi a piangere leggendo questi suggerimenti. È una cosa scandalosa e fuori dal tempo. Sicuramente faremo un’azione di protesta pubblica, appendendo dei cartelloni”, ha detto una studentessa.

La difesa del Comune: “Abbigliamento elemento importante”

A difendere l’iniziativa la sindaca di Cividale Daniela Bernardi, che si è detta convinta di aver fatto la cosa giusta: “Mi fa piacere che siamo fuori dal tempo. Allora vuol dire che il problema è superato. Se i ragazzi contestano una cosa del genere, vuol dire che veramente il problema non esiste e allora effettivamente il percorso che è stato fatto ha dato buoni frutti. Se i giovani contestano l’opuscolo, che si facciano tutti un grande esame di coscienza”, ha detto, con sarcasmo.

“Il libretto ha colpito nel segno. Probabilmente ha creato una certa sensibilità. È anacronistico? Perfetto: allora rivediamo tutte le nostre posizioni e quando ci confrontiamo ricordiamoci che la libertà di uno finisce dove comincia la libertà dell’altro. Di conseguenza potremmo evitare tantissime situazioni di disagio se questo venisse fatto, non solo dai giovani ma un po’ da tutti”, ha continuato la Bernardi, dicendo che bisognerebbe riflettere sul tema senza preconcetti.

Chiara Ferragni contro l’opuscolo anti stupri: dà colpa alle donne invece d’avviare una strategia di prevenzione che educhi gli aggressori

La colpa degli stupri e delle violenze di genere è delle donne che si pongono spesso in modo quasi provocante o di chi produce violenza verso di loro? Non ha dubbi Chiara Ferragni: l’imprenditrice, blogger, modella e designer propende per la seconda ipotesi e se la prende con gli ideatori dell’opuscolo con cui alcuni giorni fa il Comune di Cividale del Friuli ha voluto dispensare consigli alle ragazze delle scuole superiori della cittadina friulana, potenziali vittime di violenza di genere.

Secondo Ferragni, però, “molte delle indicazioni distribuite nelle scuole vengono date quindi alle donne, anziché far parte di una strategia di prevenzione che educhi gli aggressori”.

La blogger e modella ha pubblicato anche un grafico da cui si evince la prima e indiscutibile causa degli stupri sono gli stupratori.

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