A che ora sapremo chi ha vinto le elezioni  di midterm, e come seguirle dall’Italia

A che ora sapremo chi ha vinto le elezioni  di midterm, e come seguirle dall’Italia

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di Giuseppe Sarcina

Gli orari delle elezioni di midterm: Repubblicani avanti nei sondaggi. I risultati non si sapranno subito: ogni Stato ha le sue leggi elettorali. I verdetti più attesi: Pennsylvania, Georgia, Wisconsin

Fine dei comizi e degli ultimi appelli. Oggi, martedì 8 novembre, la parola passa ai cittadini americani chiamati alle urne per rinnovare interamente la House of Representatives e un terzo del Senato nelle elezioni di midterm.

Per cosa si vota e chi favoriscono i sondaggi

Secondo gli ultimi sondaggi i repubblicani potrebbero strappare il controllo della Camera ai democratici. I conservatori sono leggermente favoriti anche al Senato, dove al momento i seggi sono divisi esattamente a metà: 50 e 50. I duelli che potrebbero risultare decisivi per la Camera Alta sono sei: Pennsylvania, Georgia, Michigan, Wisconsin, Nevada, Arizona.

Oggi si eleggono anche i Governatori in 36 su 50 Stati americani. In Florida il repubblicano Ron DeSantis cerca la riconferma, in attesa di capire se potrà strappare la nomination per la Casa Bianca a Donald Trump. In Georgia la democratica Stacey Abrams prova a prendersi la rivincita sul repubblicano Brian Kemp.


È possibile, però, che non conosceremo subito i risultati. Ogni Stato ha le sue norme elettorali e le sue procedure per lo scrutinio delle schede. In diversi casi, nel 2020, le principali tv e l’agenzia di stampa Ap hanno aspettato molte ore prima di anticipare i vincitori in questo o quel distretto. I risultati ufficiali, poi, potrebbero arrivare anche qualche giorno dopo. Senza contare che in uno Stato, la Georgia, è probabile che i due candidati al Senato andranno al ballottaggio, fissato per il 6 dicembre. Inoltre, naturalmente, va tenuto conto anche del fuso orario. Tra la Costa Est e quella Ovest c’è una differenza di tre ore.

A che ora arrivano i risultati e come seguire il voto

Vediamo, allora, qual è la scaletta degli scrutini e come si possono seguire le elezioni, intrecciando segnali politici e gli orari (in Italia).

Ore 1.00 (mercoledì 9 novembre, ora italiana).

Chiudono le urne in Virginia. Le proiezioni definitiva di tv e Ap potrebbero arrivare a breve distanza, almeno così è stato nel 2020. Attenzione puntata sul Secondo distretto, dove la democratica Elaine Luria difende il seggio alla Camera dalla sfida della repubblicana Jennifer Kiggans. Gli analisti delle dinamiche elettorali considerano questo seggio una specie di pesce pilota, l’anticipazione della tendenza generale del voto. Dovesse vincere Kiggans, i repubblicani potrebbero sperare in una larga vittoria anche altrove. Interessante la lettura strettamente politica: Luria fa parte della Commissione del 6 gennaio. Se perde, significa che gli elettori della Virginia, uno Stato tendenzialmente centrista, non hanno dato grande peso all’allarme per la difesa della democrazia, su cui i progressisti hanno costruito una buona parte della campagna.

Ore 1.00- 3.00.

Dopo la mezzanotte dovrebbero affluire gli esiti più scontati, cioè in quei territori che sono saldamente sotto il controllo dei Repubblicani, come Alabama, Utah, Oklahoma; oppure nelle mani dei democratici, come Vermont, Rhode Island, New York. Risultati che non cambieranno la classifica finale. Ore 4.00. Potrebbe arrivare la «chiamata» per l’Ohio, dove per il Senato, i sondaggi danno in testa il candidato repubblicano, lo scrittore-finanziere JD Vance (autore di Hillbilly Elegy). La rimonta dello sfidante Tim Ryan è difficile. Ma è da seguire.

0re 5.00.

Si potrebbe definire il quadro in Georgia. È uno dei duelli più attesi e incerti per il Senato. Ma né il parlamentare in carica, il reverendo Raphael Warnok, né il repubblicano Herschel Walker potrebbero superare la soglia del 50% dei voti. Se così fosse il seggio verrebbe assegnato nel ballottaggio in programma il 6 dicembre. Ciò significa che potremmo aspettare un altro mese prima di conoscere l’equilibrio finale al Senato.

Ore 6.00.

A quest’ora potremmo avere i risultati del Nevada. La democratica Catherine Cortez, 58 anni, figlia di immigrati messicani difende un seggio al Senato che è vitale per il partito di Joe Biden. Cortez, naturalmente, conta sul voto latino e su quello dei sindacati di Las Vegas. La sua sarebbe una sconfitta sonora e un segnale di allarme per i democratici a livello nazionale: significherebbe che i latinos si stanno spostando su posizioni più conservatrici. Lo sfidante è il repubblicano trumpiano Adam Laxalt.

Ore 8-10

A questo punto della giornata dovremmo avere i risultati delle tre gare più attese, tutte decisive per il Senato: Pennsylvania, Arizona, Wisconsin.

Le sfide in Pennsylvania, Wisconsin e Arizona

Nel 2020 in Pennsylvania ci vollero diversi giorni prima di avere un risultato consolidato. Il repubblicano Mehmet Oz deve conservare il seggio che era di Pat Toomey, uno dei sette conservatori che votarono per la condanna di Donald Trump, a conclusione della procedura di impeachment. L’ex presidente è uscito allo scoperto e appoggia Oz. Il suo rivale è il democratico John Fetterman, vice governatore, tornato in pista dopo un ictus a maggio. È sostenuto da diverse celebrità, come Oprah Winfrey.

Nel Wisconsin si fronteggiano il senatore Ron Johnson, 67 anni, altro trumpiano di ferro e il vice governatore Mandela Barnes, uno dei leader delle proteste degli afroamericani seguite alla morte di George Floyd. E’ un test importante perché tema centrale della campagna elettorale qui è stato il crimine con tutte le sue derivate: poteri e abusi della polizia, riforma carceraria.

Infine l’Arizona: nel 2020 il risultato ufficiale fu dichiarato addirittura 9 giorni dopo. E’ l’epicentro del «negazionismo trumpiano»: i candidati repubblicani non hanno riconosciuto la vittoria di Joe Biden. Il personaggio più vistoso è l’aspirante governatrice Kari Lake. La gara che conta di più, però, è quella per il Senato. Il democratico Mark Kelly, ex astronauta, deve mantenere assolutamente il seggio, altrimenti il suo partito potrebbe finire in minoranza a Washington. Ma il suo avversario, Blake Masters, lo tallona nei sondaggi.

8 novembre 2022 (modifica il 8 novembre 2022 | 20:29)

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, 2022-11-08 22:20:00, Gli orari delle elezioni di midterm: Repubblicani avanti nei sondaggi. I risultati non si sapranno subito: ogni Stato ha le sue leggi elettorali. I verdetti più attesi: Pennsylvania, Georgia, Wisconsin, Giuseppe Sarcina

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