“Passa la linea Anief: dotare le scuole di personale aggiuntivo per il Pnrr e assumere anche collaboratori scolastici”: così Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, a Orizzonte Scuola commenta l’approvazione dell’emendamento al decreto Pa bis, che dispone 50 milioni di euro per assumere più personale amministrativo e ausiliario.
Organico Pnrr: una richiesta che Anief porta avanti da circa un anno
Avevamo fatto una manifestazione a fine agosto in vista delle elezioni politiche per sensibilizzare la politica su questo. Siamo riusciti a fare passare l’idea che la scuola continua ad avere bisogno di un organico aggiuntivo. Eravamo riusciti con l’organico covid, dopo l’emergenza covid siamo riusciti a far capire che l’organico aggiuntivo è necessario per portare avanti la progettualità del Pnrr. La maggioranza ha accolto la nostra richiesta. In una prima fase era stato escluso il personale ausiliario, nell’emendamento approvato sono stati inseriti i collaboratori scolastici. Le scuole potranno così decidere, in autonomia e nel limite delle risorse, di assumere personale ATA per lo sviluppo del Pnrr. Riteniamo che le unità aggiuntive si possano utilizzare anche per tutte quelle attività legate anche all’orientamento, se ad esempio le scuole devono stare anche più aperte.
A disposizione 50 milioni di euro fino a dicembre, in numeri come si traduce?
Si tratterà di circa 13-15 mila ATA in più da settembre. E’ un primo passo avanti, poi bisognerà trovare altre risorse in legge di bilancio e portare la consistenza almeno a 20 mila unità.
Altra novità riguarda l’accesso ai percorsi abilitanti per i precari e i partecipanti allo straordinario bis. Anief ha chiesto più volte degli interventi per i partecipanti al concorso straordinario bis
Anief, sempre ad agosto scorso nella manifestazione, aveva chiesto un intervento per i partecipanti al concorso straordinario bis. Chiedevamo due cose: integrazione delle graduatorie con tutti i partecipanti, su questo più volte sono stati presentati emendamenti ma non sono passati; la seconda era riconoscere almeno la possibilità a chi aveva maturato 36 mesi di servizio e quindi partecipato allo straordinario di partecipare ai percorsi abilitanti. Finalmente da questa battaglia storica di Anief è nato l’emendamento che, in maniera estensiva, permette anche a chi ha prestato servizio nelle scuole paritarie e nei percorsi Iefp la possibilità di partecipare al percorso abbreviato di 30 cfu e conseguire l’abilitazione. Avevamo chiesto di ammettere anche il personale di ruolo ma per questo ci sarà una quota riservata di accesso a queste categorie. E’ un bilancio positivo, anche se ci sono tante cose ancora da vedere.
Non tutti sono d’accordo sull’equiparazione del servizio prestato presso scuole statali e paritarie, voi cosa ne pensate?
Sbaglia chi non è d’accordo: c’è una legge dello Stato del 2000 che riconosce l’esistenza di un sistema nazionale di istruzione ed è giusto che ci sia un riconoscimento da parte dello Stato a chi partecipa al progetto e garantisce il diritto allo studio.
E il servizio va riconosciuto almeno nelle ricostruzioni di carriera. Nel decreto salva infrazioni ci abbiamo provato ma non è passato. Ci riproveremo. Tra l’altro questo servizio è valutato per le GaE, quindi nel percorso del doppio canale di reclutamento.
Cosa non è passato che Anief aveva chiesto?
Il principio di assorbimento: se qualcuno viene assunto con riserva e gli viene data la possibilità di svolgere l’anno di prova e viene valutato positivamente, ha diritto a essere reintegrato nel posto di lavoro. Questo è stato ottenuto per i dirigenti scolastici ma non per i docenti. Riproporremo questo nel prossimo provvedimento utile. Se vale per i presidi perché non deve passare per i docenti?
Altre questioni aperte?
Nel decreto salva infrazioni. Anche lì c’è il merito di Anief: per la prima volta i supplenti al 31 agosto nella ricostruzione di carriera potranno avere valutato l’intero servizio preruolo, e per il 2023, ma sicuramente varrà anche per gli anni successivi, potranno avere la carta docenti.
Tuttavia, resta aperta la questione dell’abuso dei contratti a termine. Bisogna estendere il doppio canale di reclutamento a tutti i precari nelle GPS e riconoscere il risarcimento per l’abuso dei contratti.
La scorsa primavera avevamo raggiunto un accordo con gli altri sindacati e il ministro riguardante il doppio canale, ma a quanto pare è stato bloccato. Riteniamo però che questa sia l’unica strada percorribile e ci impegniamo fin dai prossimi giorni chiedendo alla Commissione europea di sbloccare la situazione, perché negli ultimi anni con tutti i concorsi abbiamo aumentato del 200% la precarietà.
E poi non dimentichiamo tutti i diritti negati al personale precario: nel contratto siamo riusciti ad ottenere i tre giorni di permesso, ma ne restano tanti altri, dalle ferie al salario accessorio alla progressione per scatto di anzianità. Chiederemo di mettere delle risorse per avere la parità di trattamento tra personale di ruolo e precario anche nel prossimo CCNL.
Infine, il tema dell’organico di diritto: per legge deve riguardare tutti i posti vacanti senza titolare, nella realtà i posti senza titolare vengono dati con supplenza al 30 giugno anziché al 31 agosto. Questo è ancora più grave sul sostegno dove abbiamo tanti posti dati in deroga che dovrebbero rientrare in posti dell’organico di diritto. Sempre sul sostegno stiamo lavorando alla divisione delle norme del PEI per garantire il diritto allo studio delle nostre bambine e dei nostri bambini.
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