Orientamento formativo per il biennio della secondaria secondo grado: si tratta di 30 ore nel corso dell’anno scolastico, da destinare a questo tassello della vita degli studenti. Non più solo la scelta del “cosa faccio dopo?” ma anche “Sto facendo bene? Cosa è meglio per me, cosa mi piace di più, quali sono i miei punti di forza?”. Un approccio nuovo, chiamato didattica orientativa, che presuppone anche una modifica culturale del “fare scuola” che non si inventa dall’oggi al domani e che probabilmente non darà frutti immediati.
Il ruolo del Collegio dei docenti
Compete al Collegio dei docenti la progettazione dei percorsi di orientamento, da inserire all’interno del curricolo della scuola e da esplicitare nel Piano triennale dell’offerta formativa in fase di aggiornamento annuale del documento (a tal fine sono state implementate apposite funzioni all’interno della piattaforma PTOF in ambiente SIDI).
L’individuazione dei moduli di orientamento formativo deve coinvolgere tutti i docenti del singolo Consiglio di classe o di più Consigli di classe per progetti aperti a più classi, così come è opportuno che la loro realizzazione coinvolga il maggior numero di docenti proprio per favorire la condivisione e la partecipazione.
Il Ministero sottolinea che oltre lo svolgimento dei percorsi di orientamento previsti per norma, nei processi di insegnamento di tutti i docenti, fin dalla scuola dell’infanzia e nel rispetto della libertà di insegnamento, vengano valorizzate esperienze che promuovano il protagonismo di studentesse e studenti.
In tal modo l’orientamento non viene delegato ad alcuni docenti in alcuni momenti di transizione, bensì diviene parte integrante dei processi di insegnamento-apprendimento e assume valore pedagogico e didattico.
Il ruolo dei docenti tutor e orientatore
Nella scuola secondaria di secondo grado i docenti tutor e il docente orientatore, facendo leva sulla formazione specifica ricevuta, possono fornire un apporto significativo, sempre in raccordo con il Collegio dei docenti, nella progettazione e nel monitoraggio dei percorsi di orientamento da attivare nell’istituto.
Ore settimanali sì o no?
I moduli di orientamento formativo possono essere svolti lungo l’intero anno scolastico, senza la previsione di ore settimanali prestabilite, utilizzando gli strumenti di flessibilità didattica e organizzativa previsti dall’autonomia scolastica nonché, per le scuole del secondo ciclo, dal D. Lgs. 13 aprile 2017, n. 61 e dai regolamenti di cui ai decreti del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n. 88 e n. 89.
Secondaria primo grado e biennio secondaria II grado
Nella scuola secondaria di primo grado e nelle prime due classi della scuola secondaria di secondo grado le attività possono essere svolte in orario curriculare o extracurriculare, anche valorizzando progetti sul tema dell’orientamento già in essere nell’istituzione scolastica.
Triennio secondaria secondo grado
Nelle ultime tre classi delle scuole secondarie di secondo grado le attività consistono in moduli curriculari di almeno 30 ore, da inserire anche nei Percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento (PCTO).
Tenendo conto del monte orario minimo stabilito per lo svolgimento dei PCTO dalla legge 30 dicembre 2018, n. 145 per i diversi ordini di studio (90 ore per i licei, 150 ore per gli istituti tecnici e 210 ore per gli istituti professionali), per garantire il successo di questa esperienza formativa,
È opportuno non computare tutto il monte ore dei moduli di orientamento formativo in quello previsto per i PCTO.
All’interno delle 30 ore possono essere computate anche le attività svolte in modalità curriculare nell’ambito dei percorsi di orientamento di 15 ore, promossi dalle università e dagli AFAM, tramite sottoscrizione di specifici accordi con le istituzioni scolastiche, in attuazione di quanto previsto dall’investimento 1.6 del PNRR Orientamento attivo nella transizione scuola-università e con le azioni orientative degli ITS Academy.
Nota bene
Per evitare una dispersione delle risorse e una frammentarietà degli interventi, nelle 30 ore previste per i moduli di orientamento è opportuno prevedere un’integrazione anche delle attività finanziate da altre linee di investimento del PNRR (in particolare, dalle linee di investimento 3.1 Nuove competenze e nuovi linguaggi e 1.4 Riduzione dei divari territoriali).
La documentazione delle ore corrispondenti ai moduli di orientamento formativo avviene, tramite apposite funzioni che saranno implementate nel SIDI per poi essere trasferite, per ogni studente e studentessa, all’interno dell’E-Portfolio orientativo personale delle competenze (di seguito EPortfolio).
Ecco le indicazioni del Ministero
ALLEGATO B – Indicazioni per il personale scolastico per l’attuazione delle Linee guida per l’orientamento (D.M. 22 dicembre 2022 n. 328)
INDICAZIONI PER L’ORIENTAMENTO [PDF]
SO.GE.S (Società del gruppo Orizzonte Scuola), ente accreditato al Miur ai sensi della direttiva 170/2016 propone
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