Orientamento PNRR, come gestire e integrare i corsi di 15 ore alle superiori con le 30 ore. NOTA Ministero

Orientamento PNRR, come gestire e integrare i corsi di 15 ore alle superiori con le 30 ore. NOTA Ministero

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Dal PNRR interventi per l’orientamento degli studenti delle scuole superiori e delle medie. Nello specifico sono previsti corsi di 15 ore per gli alunni iscritti agli ultimi 3 anni della scuola secondaria superiore e l’introduzione di 30 ore di orientamento, anche extra curriculari per le scuole secondarie di I grado e per il primo biennio delle Secondarie di II grado, per ogni anno scolastico; per l’ultimo triennio delle secondarie di II grado, 30 ore curriculari per ogni anno scolastico.

Nella riforma dell’orientamento sono direttamente coinvolti sia il Ministero dell’istruzione e del merito che il Ministero dell’università e della ricerca. Il Mur in particolare per ciò che concerne i corsi di 15 ore per gli studenti delle superiori.

La nota n. 937 del 3 marzo 2023 riepiloga le misure e fornisce indicazioni sulla gestione delle attività, evidenziando come le due misure possano essere organizzate in sinergia.

Viene precisato che i corsi di 15 ore organizzati dalle Università “possono costituire una utile occasione per realizzare qualificate attività formative da integrare nelle suddette 30 ore di orientamento curriculare previste dalla Linee guida“.

La possibilità, da parte delle istituzioni scolastiche autonome, di gestire i percorsi di 15 ore in forma flessibile (ovverosia inserendoli nelle attività curriculari o extracurriculari) – si aggiunge nella nota – consentirà di realizzare una proficua sinergia tra le iniziative proposte dalle Università e le Istituzioni AFAM con le altre iniziative da realizzare nelle ore residue, valorizzando l’orientamento come processo condiviso, reticolare e co-progettato con una pluralità di attori, permettendo di articolare le attività per gruppi proporzionati nel numero di studenti, individualizzando ed ottimizzando gli interventi, al fine di accompagnare la transizione verso il proseguimento degli studi nella formazione superiore“.

L’autonomia didattica ed organizzativa potrà consentire di regolare i tempi dell’insegnamento e dello svolgimento delle attività secondo una programmazione oraria che possa adeguarsi nel modo maggiormente rispondente alle diverse circostanze.

Infine la nota evidenzia come “ulteriore elemento di raccordo e convergenza tra le misure previste nel PNRR di competenza dei due Dicasteri, che le Linee guida per l’orientamento, con l’intento di migliorare l’efficacia dei percorsi orientativi negli ultimi tre anni della scuola secondaria di secondo grado, prevedono l’integrazione dei moduli curriculari di orientamento formativo con i percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento (PCTO), i quali, frequentemente, sono realizzati anche in collaborazione con le Università e le Istituzioni AFAM“.

NOTA

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