Il registro elettronico? E’ un “patto patto scellerato che non tiene conto in nessun modo dell’interesse dello studente”. Paolo Crepet è molto categorico sull’uso a scuola, dalla primaria alla maturità, del registro elettronico. L’applicazione digitale che negli anni ha sostituito il registro cartaceo è alla portata di tutti, non solo degli studenti interessati, ma anche dei familiari e dei parenti dell’alunno che siano in possesso delle credenziali.
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Crepet: Il registro elettronico viola i diritti basilari dei figli, come quello di andare a scuola impreparati assumendosene la responsabilità
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