di Maria Volpe
Ha 88 anni, il 13 gennaio riprender la tourne a Bologna, con un’orchestra tutta femminile: Con le donne non mi metto in competizione e non ho invidie, non so se questa solidariet. Sorellanza? No, non ci credo
Sono sconcertanti la classe, il fascino, l’eleganza di Ornella Vanoni a 88 anni. Sar per quel vecchio consiglio che le dava sua madre: un filo di trucco, un filo di tacco. Seduta su una poltroncina, nel salotto della sua casa milanese, con un sobrio vestito-vestaglia di cachemire beige, i riccioli rossi in ordine casuale, la voce inconfondibile e un ritrovato sorriso. Accanto a lei, immancabile Ondina, la barboncina nera da cui non si separa mai. Una donna dalla vita intensa, emozionante, passionale, a tratti dolorosa. Ha da poco superato un intervento al femore, ed gi tornata a cantare, in tourne, incantando il Teatro degli Arcimboldi a Milano.
Hanno detto che era molto sensuale
Sar per quello splendido vestito degli archivi di Dior. Tutto bianco. L’avevo gi indossato nero.
In questa nuova tourne, accompagnata da un’orchestra tutta di donne Me ne ha parlato Paolo Fresu e ho detto: perch no? insolito per l’Italia. La pianista fantastica; c’ una iraniana bravissima, la batterista napoletana bellissima. Ma per me se sono brave artiste, non fa differenza, uomini o donne.
Crede nella solidariet tra donne?
Io non mi metto in competizione e non ho invidie, non so se questa solidariet. Sorellanza? No, non ci credo. Ci sono amiche che possono diventare sorelle, altre donne con le quali non c’ alcuno scambio emotivo.
Le fa allegria il Natale. O malinconia?
Quando sei piccolo tutto meraviglioso. Poi quando diventi grande e hai i genitori, magari malati, c’ un’allegria forzata. Io per un bel po’, per questioni familiari, ho passato natali tristi. Quest’anno sono felice. Lo passo con mio figlio Cristiano e la sua compagna.
E i suoi adorati nipoti. Ha un amore smisurato per Matteo, vero?
Vero. Un amore smisurato, ricambiato. Forse perch il primo nipote. Ha un carattere solare, un’esplosione di luce. Intendiamoci adoro anche mia nipote ma non la vedo mai: gira in barca a vela facendo la cuoca. un essere libero, coraggiosa.
Lei Ornella sembra pi dolce: il tempo che passa?
Se lo lasci passare senza riempirlo non serve a niente. Io ci ho messo tanta dolcezza.
MI SPOSAI VESTITA DI GIALLO, PENSANDO A GINO PAOLI CHE AMAVO ANCORA. ALL’AVVOCATO DISSI: TUTTE MORIREBBERO PER LEI, IO NO. FECE UNA RISATA
La sua immagine di una donna forte
Non sono cos forte. Sono coraggiosa. Con la pandemia sono diventata forte. Ho avuto anche un intervento al cuore, poi al femore. Mi sono fortificata. E addolcita insieme.
Lei non ha pi voglia di parlare del suo passato. Troppe volte le hanno chiesto dei suoi amori. Permetta solo qualche parentesi. Quando ha conosciuto Giorgio Strehler?
Ero ragazzina e andavo a teatro da lui che mi prestava i costumi per carnevale. Poi entrai alla Scuola del Piccolo Teatro, e ci innamorammo. Ho imparato tanto guardando Giorgio lavorare. stata una esperienza forte, formativa. Ma la nostra storia d’amore cre scandalo: lui molto pi grande e sposato. Io fui bistrattata per questo legame.
Perch ha lasciato Giorgio?
Ero al Festival di Spoleto. Luchino Visconti mi present Renato Salvatori (l’attore di Poveri ma belli ), era un gran gnocco. Ci fecero foto insieme e scoppi il putiferio. Giorgio era furioso, mi stalkerizz sul telefono fisso. La verit che ormai il nostro rapporto era gi finito. Non ero stanca di lui, ma di una cosa che faceva lui e che a me non andava pi…
La droga, la cocaina?
Non mi va pi di parlarne. Certo che Giorgio mi ha amato alla follia, come nessun altro.
Anche Gino Paoli non scherzava. Le ha dedicato una canzone immensa come Senza fine . Da cosa stato colpito?
Dalle mie mani grandi.
E lei da cosa rimase colpita?
Era un ragazzo bruttino, vestito di nero, collo alto da rive gauche. E ho provato quello che provo quando sono vicina a un “talento vero”.
Poi ci fu il matrimonio nel 1960 con l’impresario Lucio Ardenzi (e nel ‘62 nacque vostro figlio Cristiano)
Ero molto confusa… Andai all’altare – vestita di giallo – pensando a Gino Paoli che amavo. La sera prima volevo mandare tutto all’aria, e fuggire. Ma tutte le mie amiche a dirmi: “Non si fa, non puoi, domattina ti devi sposare”. Insomma ho combinato un casino dietro l’altro.
Ne ha spezzati di cuori lei… Aveva una grande capacit di conquistare gli uomini grazie alla sua sensualit, al suo fascino. L’avvocato Agnelli non l’ha mai corteggiata?
Ho cantato per l’Aga Khan e quella sera c’era anche l’Avvocato. Alla fine della sera mi appoggi al muro. Gli dissi: “Tutte morirebbero per lei, io no”. Lui si fatto una risata.
Il cinema?
Il film pi brutto che ho fatto stato quello con Ugo Tognazzi I viaggiatori della sera , ma mi sono divertita da morire.
Un film che avrebbe voluto fare?
Senza dubbio l’ultimo di Emma Thompson, Il piacere tutto mio , un film grandioso sulla sessualit e l’emancipazione femminile. Con la scena finale di autoerotismo. Sono quei ruoli che portano avanti il coraggio delle donne.
Se le dico Milano, cosa le viene in mente?
Voglio bene a Milano, ma non la amo pi come prima. Questi grattacieli che poi secondo me sono mezzi vuoti. Troppe macchine, troppa isteria.
Delle persone che non ci sono pi chi le manca di pi?
Mia madre e mio padre. E Sergio Bardotti (grande autore e paroliere, scomparso nel 2007, ndr ). Avevamo un legame pazzesco: curioso lui, curiosa io, insieme abbiamo realizzato cose splendide: ho cantato tutti i jazzisti americani. Beveva e fumava tantissimo. Ma che potevo fare?
Il Festival di Sanremo le porta bei ricordi?
Degli anni in cui ero in gara non ricordo nulla perch ero troppo terrorizzata. Il ricordo pi triste quello legato a Tenco: l’ho visto strano quella sera, ho detto ai suoi amici “state vicini a Luigi”. Il ricordo pi bello quello della super ospitata nel 2021. Mi sono divertita molto.
Il 13 gennaio riprender il suo tour a Bologna.
Una citt che adoro, anche se da quando non c’ pi Lucio Dalla la amo di meno. Un’altra citt che amo alla follia Napoli, adoro il carattere dei napoletani.
Cosa vorrebbe fare nel 2023?
Scrivere un libro e recitare, cinema e teatro.
Non lavorare le fa paura? Teme il vuoto?
S temo molto il vuoto, specie qui a Milano. Se fossi con un’amica o un compagno, e tanti animali, sarei felice di vivere in campagna. Mi trasferirei al volo.
1 gennaio 2023 (modifica il 1 gennaio 2023 | 08:03)
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