Lorrore della guerranella mia storia magica

Lorrore della guerranella mia storia magica

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di Valerio Cappelli

Disco Boy l’unico italiano in gara alla Berlinale. Il regista, 39 anni, di Taranto, vive in Francia: In Italia non me l’avrebbero mai fatto girare. Le piattaforme stanno mangiando il cinema d’autore, non facile trovare nemmeno i tecnici liberi.

Giacomo Abbruzzese: L'orrore della guerra nella mia storia magica. Il mio film non  catalogabile

BERLINO Giacomo Abbruzzese un senza patria, un po’ come il protagonista del suo esordio, Disco Boy, una storia di guerra atipica, con Aleksei, interpretato da Franz Rogowski, che scappa dalla Bielorussia e si rifugia nella Legione Straniera. l’unico italiano in gara alla Berlinale, destinazione naturale: S il posto giusto.

Abbruzzese ha 39 anni, di Taranto, famiglia popolare, mamma segretaria in un laboratorio di analisi, pap geometra in Comune. Non ho compiuto il percorso tradizionale del cineasta, non sono passato da Roma. Ha dissolto i suoi confini vivendo in Canada e in Israele, ha fatto il fotografo, documentari e corti, ora vive a Parigi dove ha girato la sua storia con lo sguardo di uno straniero in Francia Un’esperienza dura, una scommessa, ci ho messo dodici anni e per girarlo avevo 32 giorni. Una corsa contro il tempo.

Ha cambiato tre produttori, ma in Italia non me l’avrebbero fatto fare. Le piattaforme stanno mangiando il cinema d’autore, c’ il boom delle serie tv, non facile trovare nemmeno i tecnici liberi. E il mio film non catalogabile. Il problema come difendere progetti cos. Ho un debole per il cinema come viaggio, non importante la storia ma come la racconti. Uscir il 9 marzo per Lucky Red, sottotitolato in italiano, nelle 5 lingue originali: francese, russo, polacco, inglese e nigeriano.

Disco Boy un film senza passaporto che combina il realismo col soprannaturale, l’approccio documentaristico con il registro psichedelico. Lui la definisce una narrazione magica, sciamanica. Nel delta del Niger il soldato (la Legione Straniera ha un potenziale iconico e mitologico poco sfruttato al cinema, intreccia il suo destino con un guerrigliero nigeriano. L’attore Morr Ndiaye, emigrato su un barcone, passando per la Libia dov’era stato rinchiuso in un centro di detenzione gestito da nigeriani, che erano i suoi aguzzini, ho dovuto faticare per convincerlo a entrare nel film . Il guerrigliero combatte contro le compagnie petrolifere che minacciano la sopravvivenza del suo villaggio, mentre sua sorella (Laetitia Ky) sogna di fuggire. Vediamo le guerre da un solo punto di vista, il nemico non esiste. Volevo mostrare l’orrore della guerra dando dignit emotiva a entrambi i campi.

Poi la danza: Ha in comune con la guerra la disciplina, il sacrificio, lo sforzo fisico fino al dolore. Il guerrigliero ballava in un locale e il suo uccisore, il soldato, per vincere la battaglia pi difficile, il senso di colpa, come in una riconciliazione va via dalla Legione Straniera, lavora come ballerino con la sorella di Morr, diventa Disco Boy. E il film si trasforma in una danza tra due mondi. Il senso che il nemico non diverso da noi, Aleksei si immedesima nel guerrigliero, diventa lui.

RIPRODUZIONE RISERVATA

19 febbraio 2023 (modifica il 19 febbraio 2023 | 21:16)

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