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Il Comune di Napoli cede all‘Asl Napoli 1 l’Ospedale Loreto Crispi e una parte dell’Ospedale Annunziata, oltre ad una 70ina di locali. Tra questi case, negozi, ambulatori e presidi sanitari (il presidio di Napoli Est in via Ciccarelli, lo Sciuti, il Masslo, solo per citarne alcuni) e perfino una Chiesa in via dei Tribunali 228, accanto alla sede della IV Municipalità. Alcuni locali della Chiesa di via Belvedere al Vomero andranno all’Asl Napoli 1 in comodato d’uso.
Si chiude così dopo 20 anni la lite tra il Comune di Napoli e l’Asl Napoli 1 Centro su diverse centinaia di immobili contesi. La questione era sul tavolo della vecchia amministrazione De Magistris, ma non è mai arrivata in consiglio comunale. La nuova giunta Manfredi il 9 febbraio scorso ha approvato la delibera di proposta al consiglio, firmata dall’assessore al bilancio Pier Paolo Baretta, con la mega-transazione. Resta fuori dall’accordo solo l’ex Ospedale della Pace. Il Comune perde una parte del patrimonio, ma dall’altro lato riscuoterà le imposte dovute per legge sulla proprietà, come l’Imu, mentre l’Asl Napoli 1 pagherà anche le utenze.
Una storia lunghissima quella degli immobili contesi tra il Comune e l’Asl. Iniziata nel 1978, quando, con la legge 833, lo Stato previde il trasferimento in proprietà ai Comuni dei beni immobili di pertinenza degli enti mutualistici e delle gestioni sanitarie soppresse, con vincolo di destinazione alle Usl, le ex Unità Sanitarie Locali, oggi diventate Asl. La Regione Campania, però, con la legge 32 del 1994 decise però di trasferire alle Asl tutti questi immobili, che furono poi individuati da Palazzo Santa Lucia nel 2001 con un decreto del presidente della giunta regionale.
Su quest’ultimo atto si è aperto lo scontro, perché, secondo gli uffici del Comune di Napoli una parte di quei beni costituiva “immobili di esclusiva proprietà comunale”, anche se in parte usati ai fini sanitari e non “suscettibili di assegnazione in proprietà all’Asl”. Il Comune quindi impugnò il provvedimento al Tar Campania. Il Tar però nel 2013 ritenne che la competenza fosse del Tribunale di Napoli e qui la controversia è stata trasferita ed è tuttora pendente presso la X Sezione Civile. La prossima udienza è fissata il 10 marzo 2022 per la definizione bonaria della lite.
Nel frattempo, il dialogo tra i due enti è proseguito per vent’anni. Già nel 2003 Asl e Comune sottoscrissero un primo verbale di intesa per la consegna dei beni immobili e il trasferimento del possesso all’Asl Napoli 1, che prevedeva a partire dall’anno successivo che il Municipio trasferisse all’Asl i beni, ad eccezione di quelli contesi nel ricorso al Tar.
Tra il 2017 e il 2018, poi, sono stati definiti 4 elenchi. Quello degli immobili a totale uso sanitario che saranno trasferiti all’Asl immediatamente. Quelli a totale uso del Comune, che resteranno al Comune. Quelli in cui solo alcuni locali sono a uso sanitario. In questo caso, il Comune resta proprietario dell’intero immobile e si riserva di mantenere le condizioni di uso per l’Asl. E quelli, infine, condivisi tra uso sanitario e comunale, tra questi anche beni di rilevanza storico-architettonica, come il Complesso dell’Annunziata e il Loreto Crispi, per i quali per procedere al trasferimento bisogna finire le attività catastali di frazionamento per individuare le porzioni da trasferire in proprietà all’Asl.
L’Ospedale Loreto Crispi di via Schipa-via Crispi a Chiaia, quindi, sarà trasferito interamente all’Asl Napoli 1 Centro. Per il Compendio dell’Annunziata, invece, il Comune manterrà in proprietà la parte comprendente la Chiesa, la Ruota degli Esposti, la Sala delle Colonne, l’Archivio Storico e i locali sottostanti la Sacrestia Storica attualmente adibiti ad obitorio. L’Asl Napoli 1 Centro conserverà la parte che usa attualmente. Dall’elenco dei beni da assegnare all’Asl nel 2021 è stato stralciato l’ex Ospedale della Pace di via de Tribunali, che resta l’unico immobile oggetto della causa in tribunale.
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