ServizioLa trattativa
Il presidente Antonio Naddeo. «È interesse di tutti procedere velocemente con le trattative e sciogliere i nodi più significativi e firmare entro fine anno»
di Redazione Scuola
1′ di lettura
Proseguono all’Aran (Agenzia per la Rappresentanza Negoziale delle Pubbliche Amministrazioni) gli incontri per risolvere le questioni più significative sul rinnovo del CCNL del comparto Istruzione e Ricerca per il triennio 2019-21. Il 27 settembre si sono tenuti due confronti. La prima riunione ha riguardato gli ordinamenti professionali degli enti di ricerca, settore che coinvolge circa 24mila dipendenti, nel pomeriggio, invece, si è discusso del personale amministrativo del settore Università, composto da circa 48mila unità.
Temi e nodi
Tra i temi affrontati, il delicato nodo da sciogliere sulla carriera e valorizzazione dei ricercatori e tecnologi, settore strategico e importante per il Paese che necessita di un contratto innovativo e proprio in questo ambito, un altro tema di confronto è la collocazione nel contratto dell’area delle elevate professionalità. Nella riunione sono emerse, inoltre, posizioni diverse tra i sindacati sulle modalità di smartworking dei ricercatori. «Occorre ricordare che nel comparto è ricompreso anche il personale docente e amministrativo della scuola e, dunque, il rinnovo riguarda oltre 1,3 milioni di lavoratori, pari a un terzo dei dipendenti pubblici» ha sottolineato il presidente Aran, Antonio Naddeo. «È interesse di tutti procedere velocemente con le trattative e sciogliere i nodi più significativi per firmare il Ccnl entro la fine dell’anno».
, 2022-09-27 16:59:00, Il presidente Antonio Naddeo. «È interesse di tutti procedere velocemente con le trattative e sciogliere i nodi più significativi e firmare entro fine anno», di Redazione Scuola