Il nipote di Neruda anticipa i risultati dellinchiesta: Fu avvelenato col botulino, non morì per il cancro

Il nipote di Neruda anticipa i risultati dellinchiesta: Fu avvelenato col botulino, non morì per il cancro

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di Sara Gandolfi

Ulteriori analisi, citate dalla famiglia, hanno confermato la presenza di una tossina nel corpo del poeta cileno, che ne avrebbe causato la morte il 23 settembre 1973

Le ulteriori analisi effettuate da un pool internazionale di esperti sui resti del poeta cileno Pablo Neruda hanno confermato la presenza di una tossina che ne avrebbe causato la morte il 23 settembre 1973.

Ad affermarlo, in un’intervista rilanciata oggi dalla stampa locale, la stessa famiglia del premio Nobel per la Letteratura, anticipando in questo modo la diffusione pubblica dei risultati ufficiali delle analisi annunciata inizialmente per mercoled. Adesso sappiamo che il clostridium botulinum non avrebbe dovuto essere presente nelle ossa di Neruda e che stato assassinato nel 1973 da agenti dello Stato cileno, ha detto il nipote, Rodolfo Reyes. Il batterio era stato individuato per la prima volta nel 2017 da un gruppo di esperti che avevano avanzato l’ipotesi di un avvelenamento ed avevano messo in dubbio la versione ufficiale che parlava di un decesso derivato da un inesorabile cancro alla prostata.

Una morte, quella di Ricardo Elicer Neftal Reyes Basoalto (il vero nome di Neruda), avvenuta dopo appena 12 giorni dal golpe del generale Augusto Pinochet che mise fine in Cile all’esperienza democratica del presidente Salvador Allende. Il gruppo di esperti medico-forensi che ha iniziato lo scorso 24 gennaio l’analisi finale dei test scientifici per determinare se Neruda fosse stato assassinato avrebbe dovuto rendere pubblici i risultati il 3 febbraio. Il primo rinvio stato giustificato dai gravi incendi che hanno colpito il Cile e mandato in tilt la connessione internet con cui il panel di esperti stava comunicando da remoto.

Luned scorso, per, venuta a galla la vera motivazione del nuovo rinvio al prossimo 15 febbraio (cio a domani). Gli esperti che stanno analizzando il possibile avvelenamento — da tempo denunciato dall’autista di Neruda — sono in disaccordo. Devono stabilire se il batterio trovato nell’organismo del poeta nel 2017 tossico, e quindi provare o smentire il suo omicidio per ragioni politiche.

I militari cominciarono subito a vessare il poeta che durante una perquisizione sbott: Guardatevi in giro, c’ una sola forma di pericolo per voi qui: la poesia. Neruda mor in un ospedale di Santiago e subito si diffusero i sospetti. L’indagine giudiziaria, avviata oltre un decennio fa, ha portato alla riesumazione della salma del poeta, l’8 aprile 2013, dalla sua tomba sulla spiaggia di Isla Negra e quattro anni dopo stato trovato il batterio in un molare.

14 febbraio 2023 (modifica il 14 febbraio 2023 | 16:14)

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