di Leonard Berberi
Dopo l’ok dell’Arabia Saudita al sorvolo dei vettori israeliani anche l’Oman apre il suo spazio aereo. Gli aerei di El Al non faranno pi il giro largo. Il vettore: Giorno storico
La pace dei cieli mediorientali apre lo spazio aereo arabo alle compagnie israeliane e taglia di due ore e mezza la durata dei voli tra lo Stato ebraico e l’Asia. Il primo a beneficiarne, la sera di domenica 26 febbraio, sar il collegamento El Al 83 che decoller da Tel Aviv per arrivare a Bangkok otto ore dopo, contro le dieci ore e mezza di solito necessarie. Grazie alle autorizzazioni dell’Arabia Saudita prima e dell’Oman negli ultimi giorni e dopo mesi e anni di accordi e incontri diplomatici.
Il paradosso
Sparir cos uno dei principali paradossi di quel pezzo di mondo. Fino a ieri, infatti, il modo pi veloce per viaggiare tra Israele e l’Asia non era con un volo diretto, ma con lo scalo. Il collegamento di El Al per la Thailandia una volta sopra la Giordania doveva virare a Sud, passando sopra il Mar Rosso, quindi Gibuti, la Somalia, il Mar Arabico, l’India per un totale di, appunto, dieci ore e mezza. Chi, invece, decideva di prenotare con Royal Jordanian, cambiando il velivolo ad Amman, atterrava 9 ore e 55 minuti dopo aver lasciato la citt dello Stato ebraico.
Il via libera
Non sar pi cos. I Boeing 787 di El Al — ma lo stesso vale anche per le altre aviolinee israeliane come Arkia e Israir — che nel luglio 2022 sono stati autorizzati a sorvolare l’Arabia Saudita dal 23 febbraio scorso potranno passare anche sopra all’Oman. stata l’Autorit per l’aviazione civile del sultanato a stabilire, senza citare gli israeliani, che tutti i vettori che soddisfano i requisiti potranno sorvolare lo spazio aereo dell’Oman anche per rispettare la Convenzione di Chicago che stabilisce il principio di non discriminazione degli aerei civili nelle tratte internazionali.
La reazione
El Al orgogliosa di essere la prima compagnia israeliana a volare nei cieli dell’Arabia Saudita e dell’Oman e di scrivere una pagina della storia dello Stato d’Israele, dice in una nota inviata all’agenzia Reuters Ben Tal Ganancia, amministratrice delegata di El Al e anche una delle poche Ceo donna nel settore del trasporto aereo. La novit ha anche importanti novit economiche per la compagnia israeliana: tagliando la durata del volo per l’Asia di due ore e mezza riuscir a risparmiare milioni di dollari all’anno di cherosene e potr anche avviare con pi facilit il volo diretto per l’Australia (Melbourne).
Gli accordi
Per non parlare degli accordi commerciali: dal 2021 El Al vola in codeshare con Etihad Airways, uno dei principali vettori del Golfo Persico con base ad Abu Dhabi, Emirati Arabi Uniti. El Al, la principale compagnia d’Israele, conta 45 aerei tutti Boeing di cui 15 sono 787 Dreamliner a doppio corridoio per i collegamenti intercontinentali.
lberberi@corriere.it
26 febbraio 2023 (modifica il 26 febbraio 2023 | 17:12)
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