Canta la curva nerazzurra nella notte pazza dell’Olimpico. L’Inter solleva nel cielo l’ottava Coppa Italia della sua storia, la prima undici anni dopo quella con Leonardo in panchina. Inzaghi è una maschera, stravolto e felice dentro una finale che è una spremuta di emozioni, una specie di roulette russa fatta di gol, sorpassi, tensioni, errori. Non sarà Real Madrid-City, ma lo spettacolo è assicurato. L’Inter rinasce quando sembra sul punto di scoppiare, rimontata da Vlahovic e Morata, stregata dalla mossa di Allegri a inizio ripresa dopo l’acuto di Barella. Una squadra spenta che ritrova se stessa a un passo dal burrone, che torna dominante dopo essere stata ribaltata, arrivando persino a dilagare nei supplementari. La Juve è in ginocchio. Prima volta senza titoli dopo dieci anni da incorniciare, un’epopea cominciata da Conte e in cui Max ha fatto la parte del leone. Ma il suo ritorno per adesso è una cocente delusione. La vecchia regina, una volta in vantaggio e quindi nella migliore condizione, si fa travolgere dall’Inter. Un altro segno di decadenza. (QUI la cronaca completa).
11 maggio 2022 | 23:58
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, 2022-05-12 04:39:00, I nerazzurri vincono l’ottava Coppa Italia. Bianconeri battuti ai tempi supplementari. Chiellini lucido (7), Allegri da 5, Dimarco porta adrenalina, Guido De Carolis e Paolo Tomaselli