di Paolo Lorenzi
Settantesima vittoria nella massima categoria per la Ducati che ha anche festeggiato la settima stagionale di Pecco che però non è riuscito a chiudere il discorso titolo
Settantesima vittoria nella massima categoria per la Ducati che ha anche festeggiato la settima stagionale di Bagnaia che però non è riuscito a chiudere il discorso titolo in Malesia. Quartararo l’ha tenuto aperto, per soli due punti, con il terzo posto alle spalle di un arrembante Bastianini che con il secondo posto minaccia il terzo nel mondiale di Aleix Espargarò che, con la decima posizione, ha detto addio alla sfida per il titolo.
Bagnaia: 10
Prova di maturità e resistenza, impreziosita dallo scatto bruciante al via che gli ha fatto guadagnare sette posizioni in un colpo solo. In gara ha gestito la pressione di Bastianini, incollato alla sua moto come un’ombra. E ha rimediato a una qualifica disastrosa.
Bastianini: 9
Ha provato a vincere, mettendo in allarme il box Ducati, in apprensione per il leader del mondiale; ha tallonato il futuro compagno di squadra come un’ombra superandolo, salvo rimettersi in scia dopo tre giri. Forse non ne aveva abbastanza per ultimo assalto, che poteva rivelarsi rischioso, forse ha raccolto l’invito dei vertici Ducati («niente manovre rischiose quando c’è di mezzo Bagnaia»). Comunque sia una prova convincente.
Quartararo: 8
Una gran partenza gli ha fatto guadagnare sei posizioni alla prima curva e sul circuito amico della Ducati ha messo nel mirino le due Desmosedici al comando, mangiandogli giro dopo il giro il considerevole vantaggio preso in partenza, riducendolo a poco più di un secondo al traguardo. Una lezione si stile il modo in cui ha preso la sconfitta, quasi definitiva, nella lotta al titolo.
Bezzecchi: 8
Altra gran prova del migliore debuttante della stagione (riconoscimento ricevuto nella gara precedente) che cresce in fretta a mano a mano che prende le misure con la MotoGp. Ha messo nel mirino Quartararo arrivandogli a soli tre decimi, e se l’avesse superato avrebbe garantito all’amico Bagnaia la vittoria in anticipo del titolo.
Marc Marquez: 6
Meno esplosivo rispetto alla gara australiana (circuito probante sul piano fisico), ma comunque protagonista, nel bene e nel male. Meriterebbe un giudizio più alto, ma la sfacciata abitudine di rubare le scie in qualifica alle Ducati la paga sul piano dell’immagine (è pur sempre un otto volte campione del mondo).
Alex Rins: 6
Dopo la vittoria in Australia non era scontato riconfermarsi su una pista veloce come quella malese, lo spagnolo della Suzuki, casa prossima al ritiro dalla gare, ha convinto in qualifica e tutto sommato anche in gara.
Aleix Espargarò: 5
Un brutto finale di stagione per lo spagnolo dell’Aprilia, fin qui in lizza per il titolo, ma comunque protagonista del miglior campionato, suo e della casa di Noale, in MotoGp. Anche se lui preferisce buttare sale sulle ferite in queste ultime gare.
Jorge Martin: 4
Troppa foga su una pista che richiede un po più di prudenza. Ha buttato via un podio sicuro, forse una vittoria, dopo aver preso la testa al via guadagnando in pochi giri oltre un secondo di vantaggio, sciupato con una scivolata figlia di un ritmo eccessivo (che avrebbe messo in crisi gli pneumatici nel finale).
Direzione di gara: 4
Ha rifilato a Franco Morbidelli (voto 6) una penalità ulteriore a fine gara (dopo il doppio long lap penalty meritato per guida irresponsabile in prova). Motivo? Un sorpasso troppo deciso nei confronti di Aleix Espargarò. Una carenata un po’ rude che in altri tempi avrebbe tutt’al più provocato un’alzata di sopracciglio.
23 ottobre 2022 (modifica il 23 ottobre 2022 | 13:19)
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, 2022-10-23 13:12:00, Settantesima vittoria nella massima categoria per la Ducati che ha anche festeggiato la settima stagionale di Pecco che però non è riuscito a chiudere il discorso titolo, Paolo Lorenzi