di Virginia PiccolilloAl summit anche il capo del Dis Belloni. L’idea di arrivare al vertice Ue di dicembre con una strategia di lungo termine Corridoi umanitari ma fermezza contro gli sbarchi e la tratta dei migranti, con l’aiuto dell’intelligence. C’era anche il capo del Dis, Elisabetta Belloni al vertice sull’immigrazione che si è tenuto ieri a Montecitorio tra il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, i vicepremier Matteo Salvini e Antonio Tajani, i sottosegretari con delega ai servizi Alfredo Mantovano e all’attuazione del programma, Giovanbattista Fazzolari, e i ministri dell’Interno e della Difesa, Matteo Piantedosi e Guido Crosetto. Di ritorno dal G20, Giorgia Meloni, ha voluto fare il punto su un dossier ancora molto caldo e tracciare una strategia comune in vista degli appuntamenti internazionali che si susseguiranno nelle prossime settimane. L’obiettivo è arrivare al vertice Ue di dicembre (15-16) dove si terrà «un dibattito su una strategia di lungo termine sul vicinato meridionale dell’Ue» con le idee chiare, strutturate in provvedimenti specifici, ma che consentano di conquistare il consenso più ampio possibile. Le frizioni con la Francia sono ancora un monito. Anche ieri, Parigi, mentre respingeva la metà dei 234 migranti sbarcati dalla Ocean Viking, tornava a rivolgere all’Italia l’accusa di aver compiuto un «brutto gesto». Ma Giorgia Meloni, convinta che ci sia molta ipocrisia su questo tema, si i sofferma sull’altra frase giunta dall’Eliseo: «L’importante è guardare avanti e non fermarsi qui». È quella la linea sulla quale concentrarsi. Un orizzonte che non può essere fatto solo di divieti. Il ministro Piantedosi, prima di giungere al vertice, lo ha spiegato: «Il sogno migratorio dei giovani provenienti dall’Africa dobbiamo gestirlo noi con i Paesi da cui provengono, non i trafficanti». La convocazione di un vertice Ue, dice, è già un successo, Presenterà lì il piano del governo convinto «che ogni azione di fermezza per respingere traffici illegali, soprattutto nel Mediterraneo, dovrà essere compensata con iniziative strutturali, che prevedano flussi di ingresso legali e corridoi umanitari». «Non abbiamo lezioni da imparare da altri, l’Italia — rimarca — ha già importanti esperienze che vanno messe a sistema e rese funzionali come contraltare ad azioni di fermezza». 18 novembre 2022 (modifica il 18 novembre 2022 | 21:54) © RIPRODUZIONE RISERVATA , 2022-11-18 20:54:00, Al summit anche il capo del Dis Belloni. L’idea di arrivare al vertice Ue di dicembre con una strategia di lungo termine, Virginia Piccolillo