Palermo, il neo sindaco Lagalla: «Farò come Baldini con i rosanero   coinvolgerò tutti»

Palermo, il neo sindaco Lagalla: «Farò come Baldini con i rosanero coinvolgerò tutti»

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i progetti Mezzogiorno, 15 giugno 2022 – 12:10 L’agenda e i nodi, dal tram alle casse del Comune: «Servizi migliori quando avremo messo a posto i conti». E sulle polemiche in campagna elettorale: «Ferito da chi mi ha accusato di strizzare l’occhio alla mafia» di Roberto Chifari Sfiora il 48 per cento delle preferenze Roberto Lagalla, il neo sindaco di Palermo. La vittoria del neo primo cittadino si attesta al 47,63% con 98.448 voti, lasciando il suo rivale di centrosinistra, Franco Miceli, al 29,55%, con 61.083 preferenze. Il terzo gradino spetta a Fabrizio Ferrandelli, appoggiato da +Europa e Azione, che incassa 29.389 voti, fermandosi al 14,22%. Sotto il 5 per cento Rita Barbera (4,39%), l’eurodeputata Francesca Donato (3,15%) e Ciro Lomonte (1,05%). «La cultura dell’Antimafia non ha colore politico»«Io una persona che strizza l’occhio alla mafia? Questo mi ha fatto male – ha detto Roberto Lagalla, neo sindaco di Palermo nel corso di una intervista in studio a TgMed di Trm – Dobbiamo distinguere due piani: quello personale e quello politico. Due piani differenti ma ugualmente importanti. Sul piano politico posso comprendere talvolta un uso mistificante e strumentale di alcuni fatti, sebbene non lo condivida ma posso accettarlo». Sul piano personale, invece Lagalla non ci sta e rilancia: «Mi hanno addolorato gli attacchi che hanno posto anche su un solo momento, o meglio più di un solo momento, il dubbio e il sospetto sulla mia storia personale. So di essere persona per bene e so che lo sanno anche quanti hanno giocato malignamente con questa vicenda che la cultura dell’antimafia la si porta dentro e non appartiene alla sinistra o alla destra ma a chi fa quotidianamente il proprio lavoro». «Mi piacerebbe riqualificare il Barbera»«Le soluzioni ai problemi di Palermo passano anche da un’opera di ricucitura del tessuto della città. Farò come ha fatto Silvio Baldini col suo Palermo: coinvolgendo e creando una comunità, lavorando insieme. Perché la partita o la si vince tutti insieme o la si perde altrettanto tutti insieme. Ho parlato con il presidente Dario Mirri. Domenica sera ero diviso tra Palermo ed exit poll, ed è stata una serata che difficilmente dimenticherò. Ci troveremo molto presto. Sono dell’avviso, da cittadino, che preferirei, proprio per l’attaccamento che i palermitani hanno al Barbera, un intervento di riqualificazione importante. Ma bisognerà vedere con gli eventuali investitori quali sarà la soluzione migliore. Tenendo presente che a Palermo bisognerà riaprire una politica dello sport e degli impianti sportivi». «Tram, stop alle ferite al centro città»Sul tram Roberto Lagalla ha le idee chiare. «Non più cantieri e ferite nel centro urbano di Palermo. Questo tram è un tram invasivo perché ha uno scartamento ferroviario adatto ad arterie particolarmente larghe, lo escluderei nell’ambito del centro urbano. Auspico il completamento delle linee incomplete come quella di corso Calatafimi da portare fino alla Stazione o all’Università. Sulla Mal (Metropolitana automatica leggera) vorrò approfondire. Si tratta di fare ancora scavi nella città. Vorrei dare ai palermitani una città fruibile. È da troppi anni che i palermitani soffrono per cantieri troppo lunghi. Non è possibile una città preda di un cantiere continuo», ha concluso. Il cimitero e il dissesto Al centro dell’agenda politica di Lagalla c’è anche l’emergenza Rotoli, il dissesto finanziario e i rifiuti. «Dobbiamo intervenire subito sul cimitero dei Rotoli con un intervento efficace, ma prima bisogna rimettere in sesto i conti del Comune. All’inizio bisogna sciogliere dei nodi, che magari non sono visibili alla città, ma sono nodi fondamentali per poter sistemare le cose. Noi potremo realizzare solo un miglioramento dei servizi quando avremo messo a posto i conti. Serve una pulizia straordinaria, migliorare i servizi ma per farlo bisogna modificare i contesti di riferimento, assumendosi la responsabilità di scelte coraggiose. Ci vuole tempo, ma siamo pronti per questa sfida che deve essere subito una rivoluzione. Lavoreremo con metodo e gradualità». 15 giugno 2022 | 12:10 © RIPRODUZIONE RISERVATA , 2022-06-15 11:20:00, L’agenda e i nodi, dal tram alle casse del Comune: «Servizi migliori quando avremo messo a posto i conti». E sulle polemiche in campagna elettorale: «Ferito da chi mi ha accusato di strizzare l’occhio alla mafia»,

Pietro Guerra

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