«Qatargate», dai giudici via libera alla consegna della moglie di  Panzeri al Belgio

«Qatargate», dai giudici via libera alla consegna della moglie di Panzeri al Belgio

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di Maddalena Berbenni

La Corte si espressa dopo quasi 5 ore di camera di consiglio. La donna, 67 anni, ai domiciliari dal 9 dicembre. Gli avvocati, che assistono anche la figlia Silvia (domani per lei l’udienza) hanno cinque giorni per il ricorso in Cassazione.

La Corte d’Appello di Brescia ha accolto la richiesta di consegna inoltrata dal Belgio di Maria Dolores Colleoni, la moglie dell’ex eurodeputato Antonio Panzeri, al centro dello scandalo delle tangenti da Marocco e Qatar. La decisione del collegio del giudice Anna Maria Dalla Libera arrivata alle 19.30 di oggi (19 dicembre 2022) dopo quasi 5 ore di camera di consiglio. Gli avvocati Nicola Colli e Angelo De Riso, che assistono anche la figlia Silvia Panzeri, a questo punto hanno cinque giorni di tempo per giocare la carta del ricorso in Cassazione. In caso di condanna, la Corte ha stabilito che sconti la pena in Italia.

L’accusa mossa alla moglie di Panzeri

La donna, 67 anni, casalinga in pensione, ai domiciliari a casa della sorella a Calusco d’Adda da subito dopo il blitz che ha fatto scoppiare lo scandalo, il 9 dicembre scorso, ha reso dichiarazioni spontanee sulle circostanze contenute nelle carte allegate al mandato di arresto europeo, per a llontanare da s le accuse. Dunque, avrebbe spiegato le presunte vacanze da 100 mila euro finite nelle intercettazioni e cosa intendeva quando, parlando degli affari del marito, avrebbe usato la parola intrallazzi. E, nel merito, Maria Colleoni ha anche aggiunto di non aver mai fatto vacanze da 100 mila euro. L’udienza, a porte chiuse, durata circa 40 minuti. Colleoni giunta in tribunale in mattinata scortata dalla polizia penitenziaria, che l’ha accompagnata direttamente in aula anche per evitarle i flash, se non i pochi rubati all’arrivo in auto con sciarpa e mani alzate per coprirsi il volto. Gli avvocati Nicola Colli e Angelo De Riso hanno chiesto come prima istanza pi tempo per organizzare la difesa. E poi si sono opposti alla richiesta di consegna, sostenuta in aula del pg Giovanni Benelli, argomentando che, in caso di aggravamento della misura cautelare (se la consegna fosse disposta, Colleoni andrebbe in carcere), sarebbe una violazione dei suoi diritti. Hanno depositato, inoltre, una memoria scritta.

Per Colleoni, l’accusa di avere spalleggiato Panzeri insieme alla figlia, con l’ipotesi di associazione per delinquere finalizzata alla corruzione e al riciclaggio. Secondo gli inquirenti belgi, sia Colleoni, sia Silvia Panzeri, avvocatessa 38enne pure ai domiciliari, erano pienamente consapevoli dei traffici di soldi e favori con Qatar e Marocco, al centro dello caso internazionale. Se i giudici si pronunceranno per la consegna, la difesa potr giocare la carta della Cassazione. Per Silvia Panzeri l’udienza fissata per marted 20 dicembre, alle 12, davanti a un altro collegio.

Il collegio ha deciso sulla base di tre elementi. Il primo la reciprocit del reato. I reati contestati devono cio essere contemplati dai codici penali di entrambi i Paesi, in questo caso Belgio e Italia. L’associazione per delinquere, ad esempio, in diverse nazioni non esiste. I giudici dovranno poi valutare se esistono cause ostative alla consegna e infine, pi importante, verificare se sussistono i gravi indizi di colpevolezza. Una verifica, quest’ultima, evidentemente sommaria, visto che dal Belgio, con l’indagine ancora aperta, arrivato lo stretto necessario in quanto ad atti.

19 dicembre 2022 (modifica il 19 dicembre 2022 | 20:19)

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, 2022-12-19 19:20:00, La Corte si è espressa dopo quasi 5 ore di camera di consiglio. La donna, 67 anni, è ai domiciliari dal 9 dicembre. Gli avvocati, che assistono anche la figlia Silvia (domani per lei l’udienza) hanno cinque giorni per il ricorso in Cassazione., Maddalena Berbenni

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