Più di una volta Papa Francesco ha lanciato un appello a favore della scuola. Nel 2022, ad esempio, si è rivolto ai docenti, sottolineando la necessità di garantire ambienti di apprendimento sicuri per gli studenti “privati del diritto all’educazione a causa di guerre e terrorismo”.
In un contesto di sfide crescenti per l’istruzione, il Papa ha incoraggiato i docenti ad amare ancor di più gli studenti più ‘difficili’. Bergoglio ha menzionato quelli che non vogliono studiare, quelli che si trovano in condizioni di disagio, i disabili e gli stranieri. Poi ha osservato che questi studenti possono mettere alla prova la pazienza, ma ha richiamato l’attenzione sulla grande sfida che rappresentano per il sistema scolastico attuale.
Bergoglio ha messo in luce la necessità di positività e di riferimenti sicuri per i giovani in una società che spesso fatica a trovare punti di riferimento stabili. Poi ha indicato la scuola come potenziale fonte di tale positività.
Il Papa ha sottolineato l’importanza del ruolo degli insegnanti, affermando che essi devono essere in grado di dare un senso alla scuola, allo studio e alla cultura. Poi ha insistito sulla necessità di non ridurre l’educazione alla sola trasmissione di conoscenze tecniche. Invece, ha sottolineato l’importanza di costruire una relazione educativa con ciascuno studente, facendoli sentire accolti e amati per quello che sono, con tutti i loro limiti e le loro potenzialità.
Papa Francesco ha concluso il suo messaggio con una riflessione sull’importanza della figura dell’insegnante. Ha affermato: “Per trasmettere contenuti è sufficiente un computer, per capire come si ama, quali sono i valori, e quali le abitudini che creano armonia nella società ci vuole un buon insegnante”.
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