Dopo le parole di monsignor Gnswein su papa Francesco (accusato di aver spezzato il cuore di Ratzinger con la decisione sulla messa in latino e di averlo scioccato rendendolo un prefetto dimezzato, il pontefice interviene durante l’omelia della messa dell’Epifania: Adoriamo Dio, e non il nostro io
Una citazione esplicita di Benedetto XVI. E quella che in molti hanno interpretato come una risposta implicita alle polemiche, rumorose, di padre Georg Gnswein , che hanno scosso i giorni del lutto per la morte di Ratzinger.
Papa Francesco, nel corso della messa per la celebrazione dell’Epifania — 24 ore dopo quella per i funerali del suo predecessore —, ha per prima cosa citato Benedetto XVI, e in particolare una delle sue ultime omelie prima di annunciare le dimissioni: Il pellegrinaggio esteriore dei Magi, ha detto Benedetto XVI, era espressione del loro essere interiormente in cammino, dell’interiore pellegrinaggio del loro cuore.
Una ricerca, quella dei Magi, cui Francesco ha opposto quella di chi va in cerca di un traguardo personale: e si lascia irretire da prospettive false. Adoriamo Dio e non il nostro io; adoriamo Dio e non i falsi idoli che ci seducono col fascino del prestigio e del potere, con il fascino delle false notizie, ha detto il Papa: in quella che molti hanno interpretato come una replica alle parole di Gnswein .
All’Angelus, poco dopo, Francesco ha ribadito: Il Signore s’incontra cos: nell’umilt e nel silenzio. Una nota che sembra disegnare un netto contrasto con il clamore delle dichiarazioni di monsignor Georg.
Che — nella sua autobiografia — ha detto di essere rimasto scioccato dalla decisione di Francesco, che lo rese un prefetto dimezzato; e che in una intervista al giornale tedesco Tagespost, poche ore dopo la morte di Ratzinger, aveva detto che la stretta sulla messa in latino decisa dal papa aveva spezzato il cuore di Benedetto XVI.
La fede non cresce se rimane statica; non possiamo rinchiuderla in qualche devozione personale o confinarla nelle mura delle chiese, ma occorre portarla fuori, viverla in costante cammino verso Dio e verso i fratelli, ha detto per ancora Francesco durante l’omelia di oggi.
Un’omelia alla quale seguito un gesto che segna una volont di maggiore controllo, da parte del Papa, sulla diocesi di Roma: il cardinale vicario — si legge in un nuovo documento papale — non intraprender iniziative importanti o eccedenti l’ordinaria amministrazione senza aver prima a me riferito.
E ancora: La Chiesa perde la sua credibilit quando viene riempita da ci che non essenziale alla sua missione o, peggio, quando i suoi membri, talvolta anche coloro che sono investiti di autorit ministeriale, sono motivo di scandalo con i loro comportamenti infedeli al Vangelo.
6 gennaio 2023 (modifica il 6 gennaio 2023 | 19:20)
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