Nel suo messaggio indirizzato ai giovani del mondo in occasione della XXXVIII Giornata Mondiale della Gioventù, Papa Francesco ha toccato un tema cruciale e attuale: la perdita di speranza tra i giovani.
Il Pontefice ha evidenziato come molti giovani, afflitti da guerre, violenza, bullismo e vari disagi, vivano in uno stato di disperazione, paura e depressione. Questa realtà oscura, secondo Papa Francesco, si riflette nell’elevato tasso di suicidi tra i giovani in diversi paesi.
Nel suo messaggio, Papa Francesco fa riferimento ai drammi dell’umanità e alla sofferenza degli innocenti. Rivolgendo una domanda a Dio, tipica di alcuni Salmi – “Perché?” – il Papa sottolinea come noi tutti possiamo essere parte della risposta di Dio. Attraverso l’amore che Dio esprime per l’umanità, possiamo essere fonte di gioia e speranza anche nelle situazioni più disperate.
Il Pontefice cita l’esempio del film “La vita è bella”, dove un giovane padre trasforma la dura realtà di un campo di concentramento in un’avventura per proteggere l’innocenza e il futuro del suo figlio.
Papa Francesco sottolinea che queste storie non sono solo finzione, ma riflettono la realtà vissuta da molti santi e martiri, come San Massimiliano Maria Kolbe, Santa Giuseppina Bakhita e i Beati coniugi Józef e Wiktoria Ulma con i loro sette figli, che hanno testimoniato la speranza in mezzo alle crudeli cattiverie umane.
Il messaggio di Papa Francesco per la Giornata Mondiale della Gioventù è un chiaro invito ai giovani a non perdere la speranza, nonostante le difficoltà e le sfide del mondo contemporaneo. È un richiamo a riconoscere e valorizzare la presenza dell’amore e della speranza anche nelle circostanze più buie, ricordando che ogni individuo può essere parte della risposta di Dio ai mali del mondo.
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