di Valentina SantarpiaConsegnata alle Poste la prima tranche di raccomandate per gli over 50 che non avevano rispettato l’obbligo vaccinale. Il tentativo di rinviare le sanzioni al 30 giugno 2023. Romeo: «Speriamo di portarla in porto entro la fine dell’anno» Sono quasi due milioni i no vax over 50 che da oggi dovrebbero ricevere la multa di 100 euro per non aver rispettato l’obbligo vaccinale: è stata consegnata a Poste la prima tranche di sanzioni. Scadono oggi infatti i 180 giorni fissati per giustificare il mancato adempimento all’obbligo vaccinale, per motivi sanitari o perché nel frattempo si era contratto il Coronavirus. Chi sono i destinatari? La sanzione si applica agli ultracinquantenni che dall’8 gennaio scorso fino al 15 giugno non si erano vaccinati, ma anche a medici e operatori sanitari, lavoratori impiegati in strutture residenziali, socioassistenziali e sociosanitarie, al personale della scuola, del comparto difesa, sicurezza e soccorso pubblico, della polizia locale, degli istituti penitenziari, delle università, delle istituzioni di alta formazione artistica, musicale e coreutica e degli istituti tecnici superiori che, sempre alla data del 15 giugno 2022, non avevano iniziato il ciclo vaccinale primario, non avevano ancora effettuato la seconda dose o che non avevano ricevuto la dose booster entro i termini di validità del green pass. Ma ci sono almeno due possibilità che le sanzioni vengano bloccate. Una passa per la Corte costituzionale, chiamata a decidere sulla legittimità dell’obbligo vaccinale introdotto nel 2021 come strumento per arginare la pandemia da Covid. La seconda è legata al tentativo della Lega di congelare fino al 30 giugno 2023 le multe previste per gli over 50 non in regola con gli adempimenti vaccinali. Il capogruppo del Carroccio al Senato, Massimiliano Romeo, e l’ex ministra Erika Stefani hanno presentato un emendamento al decreto legge anti rave party che prevede la proroga del pagamento delle sanzioni (100 euro) per i no vax al 30 giugno 2023. Una previsione che si voleva inserire nel decreto Aiuti Ter e che era stata rinviata. E che provoca, tra gli altri, l’indignazione di Maria Stella Gelmini («Un pessimo segnale e un insulto a chi si è vaccinato»). I tempi rischiano di allungarsi? «No, il decreto rave scade il 30 dicembre, se passa non dovrebbero esserci problemi- spiega Romeo- per ora i cittadini stanno solo ricevendo l’avviso che sono sottoposti a infrazione e poi riceveranno la multa vera e propria». Passerà la sospensione? Romeo non si sbilancia: «Quando ho presentato la proposta ho avvertito un gesto di attenzione sia da parte del ministro della Salute che della presidente del Consiglio Meloni, ma da buon interista faccio mio il motto trapattoniano e non dico gatto finché non ce l’ ho nel sacco: non so se riusciamo a portarla in porto, abbiamo posto il tema e speriamo che vanga preso in considerazione da tutta la maggioranza». Da giugno 2022 l’obbligo vaccinale non vale più per over 50, personale della scuola e forze dell’ordine. Dal 1° novembre, in anticipo rispetto a quanto stabilito dal governo Draghi (31 dicembre), non vale nemmeno più per il personale sanitario: una scelta del governo Meloni per riportare al lavoro circa 4 mila medici. 30 novembre 2022 (modifica il 30 novembre 2022 | 12:10) © RIPRODUZIONE RISERVATA , 2022-11-30 11:24:00, Consegnata alle Poste la prima tranche di raccomandate per gli over 50 che non avevano rispettato l’obbligo vaccinale. Il tentativo di rinviare le sanzioni al 30 giugno 2023. Romeo: «Speriamo di portarla in porto entro la fine dell’anno», Valentina Santarpia