Passante ferroviario a Milano, i pm sequestrano un tratto di rotaie tra Dateo e Porta Vittoria

di Chiara Baldi

Il provvedimento deciso dopo l’usura anomala delle ruote dei convogli attribuita da Trenord al deterioramento dei binari di Rfi. Aperto un fascicolo per l’ipotesi di reato di «pericolo di disastro ferroviario». Acquisiti documenti negli uffici delle due aziende

La procura di Milano ha sequestrato centinaia di metri delle quattro rotaie «frastagliate» di due binari tra le fermate di Dateo e Porta Vittoria del Passante ferroviario. La pm Maura Ripamonti del dipartimento «ambiente, salute, sicurezza, lavoro» ha aperto un’inchiesta sulla base di notizie di stampa di questi giorni: il fascicolo è a carico di ignoti e l’ipotesi di reato è «pericolo di disastro ferroviario». Come riferito all’Ansa, il provvedimento non impedisce la circolazione dei treni, già sospesa da sabato 23 per cinque linee (S1, S2, S5, S6 e S13) proprio nel Passante ferroviario. Investigatori e inquirenti in tempi brevi compiranno degli accertamenti, anche attraverso scansioni, su quelle rotaie che sono di proprietà di Rfi (che detiene l’infrastruttura).

Dopo controlli incrociati, domenica era stata Trenord a rivelare che un tratto della rotaia risultava «fortemente usurata»: la «frastagliatura», che la società aveva immortalato in uno scatto, provocherebbe infatti un «anomalo consumo» del bordino delle ruote del treno che la stessa Trenord ha poi quantificato in «100 volte superiore». Un problema che aveva obbligato Trenord a ritirare dal servizio 35 treni (36 da ieri): al momento sono tutti in manutenzione nei depositi di Milano Fiorenza e Novate Milanese e passeranno dal tornio per rifare il «profilo» delle ruote, cioè il bordino. «Nelle ultime settimane — aveva spiegato la società partecipata da Regione e Trenitalia e che gestisce il trasporto su ferro in Lombardia — si era registrato un consumo fino a 100 volte superiore rispetto al normale, con riduzione dello spessore dei bordi di 1 millimetro ogni mille km invece di 1 millimetro ogni 80mila km».

Un rilievo che a Rfi non risultava. In una nota la società del Gruppo Fs aveva specificato che «dopo i rilevi tecnici fatti anche congiuntamente con Trenord e con evoluti mezzi diagnostici, non risulta alcuna evidenza di anomalie all’infrastruttura che ne compromettano la sicurezza o siano cause di consumi eccessivi dei bordini delle ruote». E aveva annunciato di «procedere a ulteriori controlli e verifiche. Qualora ne emergesse la necessità, interverremo prontamente a servizio delle imprese di trasporto e dei passeggeri». In queste ore, è al lavoro anche il Politecnico di Milano che, su incarico di Trenord, effettuerà una perizia tecnica. Dopodiché, «con i tecnici di Rfi saranno valutati gli interventi necessari».

Martedì è previsto un incontro tra Trenord e Rfi per decidere come procedere: la ripresa della circolazione sul Passante potrebbe tuttavia avvenire in modo graduale. «Una volta intervenuti sull’infrastruttura — ha spiegato l’assessora regionale ai Trasporti Claudia Maria Terzi — bisogna considerare i tempi di manutenzione dei treni che sono, in questo momento, piuttosto lunghi».

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25 luglio 2022 (modifica il 25 luglio 2022 | 22:23)

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, 2022-07-25 20:24:00, Il provvedimento deciso dopo l’usura anomala delle ruote dei convogli attribuita da Trenord al deterioramento dei binari di Rfi. Aperto un fascicolo per l’ipotesi di reato di «pericolo di disastro ferroviario». Acquisiti documenti negli uffici delle due aziende, Chiara Baldi

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