Passione innata e cuore pulsante, per la preside di Caivano così deve essere il docente: Oggi, però, poca valorizzazione e scarsa formazione

Eugenia Carfora, preside dell’Istituto Tecnico Francesco Morano di Parco Verde di Caivano, ha concesso due interviste all’agenzia di stampa Adnkronos e all’emittente televisiva Rai News sulla sua missione di trasformare la scuola in un bastione contro l’indifferenza e la criminalità.

Carfora racconta di aver iniziato la sua lotta andando fisicamente nelle case dei ragazzi che si erano assentati dalla scuola, mostrando un coraggio che ha successivamente caratterizzato la sua carriera. Il suo impegno si è rivelato cruciale in un contesto in cui le famiglie spesso non comprendono l’importanza dell’educazione, e la malattia più grave è l’indifferenza.

Il ruolo dell’insegnante, come sottolinea Carfora, richiede una passione innata e un cuore pulsante. Tuttavia, esprime preoccupazione per la mancanza di valorizzazione e di una formazione adeguata per i docenti. La professoressa sottolinea l’importanza di rendere l’insegnamento una professione ambita, capace di attrarre individui appassionati, autoritativi e coraggiosi, fondamentale per formare la futura generazione di professionisti.

Per combattere la dispersione, Carfora propone un progetto unico che miri a ridurre le distanze emotive tra la scuola e la periferia. Descrive la difficoltà di essere etichettati come un luogo del degrado, che può influenzare negativamente l’autostima degli studenti. Ogni minuto in più trascorso a scuola rappresenta un minuto sottratto all’influenza negativa della criminalità locale.

L’ideale, secondo Carfora, sarebbe un percorso lungo e coeso che unisca i migliori pedagogisti, amministratori, studenti e genitori. Sottolinea l’importanza di una legislazione ad hoc che tuteli e finanzi le periferie, abitate solo da professori eccellenti capaci di incanalare l’amore per lo studio e l’educazione ai sentimenti.