Patrimoni, il taglio delle tasse: aliquota ridotta al 14% sui redditi da capitale

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finanza

di Federico Fubini08 dic 2022

Patrimoni, il taglio delle tasse: aliquota ridotta al 14% sui redditi da capitale

L’affannosa ricerca di risorse imprime un cambiamento di fondo, in Italia, alla tassazione dei redditi da capitale. Pur di ottenere entrate sul 2023, la legge di Bilancio offre a risparmiatori e detentori di patrimoni un’occasione che molti coglieranno al volo: pagare subito tasse quasi dimezzate sui redditi da capitale e mettersi a posto una volta per tutte. Cos la manovra apre varie finestre per una riduzione strutturale del prelievo sulle plusvalenze finanziarie, quasi di ogni tipo, purch il contribuente versi fra giugno e settembre dell’anno prossimo ancora prima di liquidare i suoi averi. Se poi su quelli l’investitore guadagner ancora di pi in seguito, non dovr versare nulla: lo Stato cerca gettito all’insegna del pochi, maledetti e subito.

Tassazione dal 26 al 14%

Le novit sono agli articoli 26 e 27 del disegno di legge ora in Parlamento. All’articolo 26 si allarga a una platea molto pi vasta l’opzione di rivalutare la consistenza del proprio patrimonio, pagandovi un’aliquota ridotta al 14%. Non potr farlo pi solo chi possiede societ non quotate o terreni edificabili — come fino ad oggi — ma anche chi ha azioni, obbligazioni o altri titoli sui mercati finanziari. In sostanza, entro giugno si aggiusta ci che si possiede al valore attuale pi alto. E non si dovr pi pagare il 26% sui redditi da capitale, quando in seguito l’investimento verr venduto.

In realt la legge scritta in modo cos contorto che si presta a interpretazioni diverse. Secondo almeno due grandi tributaristi, il contribuente se la caver pagando il 14% della consistenza dell’intero patrimonio rivalutato. Per esempio, chi ha investito 100 mila euro in titoli Tesla nel 2019 ha, oggi, un valore dell’investimento da circa 1.400 euro; e si metterebbe a posto pagando il 14% di quest’ultima somma. La Banca d’Italia ha dato al Parlamento una lettura pi generosa: si regolano tutti i conti con il fisco pagando il 14% solo sul guadagno realizzato, non sul totale del valore posseduto.

Versamenti entro settembre

Vince invece senz’altro l’interpretazione generosa per l’articolo 27. L si stabilisce una novit che taglia le tasse per chi ha redditi da capitale: coloro che detengono risparmi e patrimoni nei fondi o in certe polizze assicurative assolvono a ogni richiesta del fisco, presente o futura, pagando il 14% — non pi il 26% previsto dalla legge — su quanto guadagnato con l’investimento fatto. La sola condizione che si versi tutto entro settembre, anche senza vendere le quote proprie di fondi o i titoli in portafoglio. L’obiettivo del governo appunto raccogliere soldi subito: la Ragioneria stima pi di un miliardo di entrate dall’articolo 26 e quasi mezzo miliardo dal 27. Ma un effetto delle misure quello di dimezzare o quasi le tasse su chi ha redditi da capitale, bench questi ultimi siano gi tassati molto meno dei redditi da lavoro. L’impatto sar massiccio perch, secondo l’Istat, in Italia nei fondi comuni sono investiti circa 700 miliardi di euro e circa 1.200 miliardi in polizze assicurative.

Ci guadagna chi ha di pi

Ma sar uno sgravio fiscale asimmetrico, in gran parte di fatto a favore di chi ha di pi. Simone Pellegrino dell’Universit di Torino stima che la met pi povera della popolazione in Italia oggi detiene il 2,5% dei patrimoni, mentre il 10% pi ricco ha il 56% di essi. Dunque saranno i pi ricchi a beneficiare di pi di queste norme. Intanto la spesa per il reddito di cittadinanza, riservato al decimo pi povero della popolazione, viene tagliata di 700 milioni nel 2023 e di un miliardo dagli anni seguenti. Tutto il reddito di cittadinanza del resto rimane sganciato dall’inflazione, dunque non si adegua nemmeno in parte all’aumento dei prezzi: in termini reali l’assegno medio cala di ben oltre il 10%. In tutto questo, la legge di bilancio non aiuta certo a ridurre le diseguaglianze in Italia.

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, 2022-12-09 09:14:00, Pochi, maledetti e subito: per fare cassa nel 2023, la manovra prevede la possibilità di pagare subito tasse quasi dimezzate, dal 26 al 14%, sui redditi da capitale e mettersi a posto una volta per tutte. Previste entrate per 1,5 miliardi, Federico Fubini

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