Pavia, la denuncia: «Studentessa disabile cacciata dall’aula perché mangiava»

di Eleonora Lanzetti

La segnalazione degli studenti universitari che hanno organizzato un presidio di protesta: «Da tempo stiamo segnalando la mancanza di spazi adeguati»

Studentessa con grave disabilità cacciata dall’aula dell’Università di Pavia. «Non si mangia qui, esci o chiamiamo i Carabinieri». Il fatto, denunciato dai rappresentati di Udu, Coordinamento per il Diritto allo Studio, sarebbe avvenuto mercoledì 9 novembre in un’aula del polo San Tommaso dell’ateneo pavese. Una studentessa disabile sarebbe stata bruscamente allontanata dal personale mentre tentava di consumare il pasto in aula.

La ragazza, secondo quanto riferito da Udu, avrebbe fatto presente di essere una paziente oncologica, invalida civile al 100% e di non potere consumare il pasto portato da casa, al freddo, per motivi di salute, ma non c’è stato nulla da fare: il personale l’ha minacciata di chiamare i Carabinieri se non si fosse immediatamente allontanata. «Abbiamo semplicemente applicato le regole» si sarebbero giustificati gli addetti dell’ateneo. «Quanto successo è di una gravità inaudita e dimostra un’insensibilità che non ci aspettavamo. Da almeno due anni chiediamo al Rettore di trovare una soluzione per coloro che decidono di consumare la “schiscetta”. Speravamo che, almeno per i casi più gravi, il buon senso spingesse a trovare una soluzione. Così non è -ha spiegato Alessandro Miceli, Segretario del Coordinamento per il Diritto allo Studio – UDU-Il Rettore o il Dirigente sono stati informati? Per quale motivo l’ateneo non ha ancora dato indicazioni chiare sul consumo dei pasti, manco per le persone fragili? Senz’altro, questa è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso».

A seguito della segnalazione della studentessa, è intervenuto anche il SAISD (Servizio Assistenza ed Integrazione Studenti Disabili) dell’ateneo. Ma ormai la ragazza era stata costretta ad uscire dall’aula. Così è partito anche un sollecito urgente al garante degli studenti e al garante regionale della disabilità. Per protestare e chiedere un intervento urgente, giovedì 10 novembre si terrà un presidio sotto al Rettorato dell’Università di Pavia.