“Un anno fa moriva Lorenzo Parelli, oggi nulla è cambiato. Questa non è scuola e non è lavoro”: sono le voci della Rete degli Studenti del Lazio e della Fiom di Roma e del Lazio in flash mob questa mattina davanti al ministero dell’Istruzione e del Merito in occasione dell’anniversario della morte di Lorenzo Parelli.
Dai dati di un sondaggio del sindacato studentesco, su un campione di 1500 studenti del triennio superiore della regione, è emerso che – riporta Ansa -circa l’1% del totale degli studenti sono coinvolti in percorsi di PCTO.
Il 58,2% degli studenti ritiene che i corsi sulla sicurezza siano inutili e poco utili, mentre il 69,5% ritiene che la scuola non insegni i diritti del lavoro, e il 52,2% crede che la propria esperienza di PCTO non sia inerente al proprio percorso di studio.
“Né il ministro Bianchi né il neo-ministro Valditara si sono interessati al tema. Le morti di Lorenzo Parelli, di Giuseppe Lenoci e Giuliano De Seta – dicono – non sono servite a fare interessare Ministero e Governo del tema. Dal Governo Meloni non vediamo nessun interesse sull’ex alternanza scuola-lavoro“.
“Da sempre ci opponiamo a questo modello di relazione tra scuola e mondo del lavoro, così come denunciamo le storture di un sistema che espone noi studenti e studentesse ad un lavoro che uccide tre persone al giorno. I PCTO – ex alternanza scuola-lavoro – vanno ripensati e serve che ministero e Governo ci interpellino. Non vogliamo piangere altri coetanei. I dati del nostro sondaggio sul Lazio sono allarmanti: i PCTO uccidono nel peggiore dei casi, ma nel migliore dei casi non funzionano, non servono a niente e soprattutto ignorano la formazione alla sicurezza e ai diritti del lavoro. Per noi non è scuola quella che uccide, non è lavoro quello che sfrutta“.
Il 26 gennaio tavolo fra Ministero e parti sociali
Partirà il 26 gennaio il primo tavolo tecnico tra governo e parti sociali sul tema alternanza scuola lavoro. Il Ministro Valditara in occasione della scorsa riunione sulla sicurezza sul lavoro al Ministero del lavoro ha presentato tre proposte: “Anzitutto bisogna prevedere delle piattaforme, anche su base territoriale a cura degli Uffici scolastici regionali, con il compito di fornire la lista di imprese selezionate e certificate per lo svolgimento dei pcto, all’interno di protocolli quadro chiari. Inoltre, dobbiamo predisporre una lista delle informazioni e delle attestazioni che le scuole devono acquisire dalle aziende prima della stipula e devono successivamente verificare. Infine, occorre riavviare l’operatività del Comitato per il monitoraggio e la valutazione dell’alternanza scuola-lavoro, che prevede la presenza di rappresentanti delle Camere di Commercio, dell’industria, dell’artigianato, dell’agricoltura, dei lavoratori e dei datori di lavoro, cui va aggiunta anche la rappresentanza di studenti e docenti, per concretizzare davvero quella Grande Alleanza per la scuola che è l’unico metodo per realizzare delle riforme virtuose”.