Pd, Nardella e i vertici a Palazzo Vecchio per lanciare la corsa alla segreteria

Pd, Nardella e i vertici a Palazzo Vecchio per lanciare la corsa alla segreteria

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politica 29 settembre 2022 – 07:01 Riunione tra il sindaco, i consiglieri della sua lista e i democratici. «Io a disposizione, datemi una mano. Si deve ripartire dai territori». Oggi nuovo confronto di Mauro Bonciani La vignetta di Eman Rus L’incontro in Palazzo Vecchio, durato poco meno di due ore, è stato voluto dal sindaco — con poco preavviso, tanto che sono erano assenti alcuni consiglieri — che ha parlato del voto, ribadendo che Firenze è la roccaforte del Pd in Toscana e che Toscana ed Emilia sono la roccaforte del Pd in Italia. Poi è entrato nel merito, sulla necessità di rilanciare il partito cambiandolo, di un nuovo gruppo dirigente, di rilanciare la partecipazione, anche riprendendo le primarie sempre ed ovunque, e di tornare a crescere. Si deve ripartire dai territori, dagli amministratori, ha ribadito, dalla squadra — arrivare primo o secondo non mi interessa, ha detto — ed ha chiesto a tutti di dargli una mano, invitando poi i consiglieri a parlare per ascoltare il loro parere e le loro esigenze. Gli interventi, contingentati in tre minuti, sono stati sulla salute del partito, sulle criticità emerse anche a Firenze, sulla necessità della pluralità da garantire, sul rilancio dell’azione amministrativa, con sullo sfondo le alleanze e il congresso. Il confronto proseguirà oggi, mentre fuori dal palazzo ha tenuto banco la questione dei rapporti con Italia Viva, ma anche con la sinistra che sabato si ritroverà alla Sms di Rifredi con Speranza, Scotto, Falchi, Fassina e Petraglia e spingerà per guardare a M5S e non al Terzo Polo. Sono ripartite anche le voci sulla nascita del gruppo di Italia Viva a Palazzo Vecchio, pescando tra il Pd e tra il centro oggi all’opposizione, ma l’operazione non pare nè semplice, nè imminente anche se avere due consiglieri sposterebbe l’equilibrio in maggioranza e darebbe molta più forza per incalzare Nardella ed il Pd come i renziani faranno in Regione. Un equilibrio che potrebbe essere messo in discussione anche dal rimpasto, a novembre Gianassi lascerà dopo aver chiuso la partita della multiutility e del piano di riordino dei mercati rionali, motivo per cui salgono le quotazioni di un assessore al bilancio tecnico. Intanto in Regione Eugenio Giani ha tolto dal tavolo la questione campo largo con M5S. «Non ci sarà una alleanza tra maggioranza e M5S. Non per me, perché io auspico sempre che ci sia un coinvolgimento di Italia Viva che per me è talmente importante in maggioranza che esprime sia il vicepresidente della giunta, sia il vicepresidente del Consiglio regionale, ma i Cinque stelle a cui avevo offerto una possibilità di dialogo hanno subito rifiutato. Quindi non si pone questo tema — ha detto ieri il governatore — In giunta c’è armonia e quando si affrontano temi amministrativi quelle che sono le fibrillazioni del periodo elettorale scompaiono». La newsletter Se vuoi restare aggiornato sulle notizie di Firenze iscriviti gratis alla newsletter del Corriere Fiorentino. Arriva tutti i giorni direttamente nella tua casella di posta alle 12. Basta cliccare qui 29 settembre 2022 | 07:01 © RIPRODUZIONE RISERVATA , 2022-09-29 08:12:00, Riunione tra il sindaco, i consiglieri della sua lista e i democratici. «Io a disposizione, datemi una mano. Si deve ripartire dai territori». Oggi nuovo confronto,

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