di Giampiero RossiRegionali, Bonaccini, Schelin, De Micheli e Cuperlo insieme a Milano per sostenere il candidato governatore. Le due corse del Terzo polo. Per il candidato del Lazio D’Amato, i 4 hanno mandato un videomessaggio Tutti per uno. Almeno fino a luned. Fisicamente in un teatro milanese — ma virtualmente anche a Roma — i quattro contendenti in corsa per la segreteria del Pd interrompono il confronto interno per sostenere i candidati alle elezioni regionali. Stefano Bonaccini, Gianni Cuperlo, Paola De Micheli ed Elly Schlein insieme a Milano per la chiusura della campagna elettorale di Piefrancesco Majorino, che il centrosinistra propone per la presidenza della Regione. Uno dopo l’altro, dichiarano il proprio impegno per la causa comune: Credo che esista un contesto nel quale noi ci muoviamo comunque insieme — dice Paola De Micheli — e nel caso della Lombardia l’obiettivo molto chiaro: quello di cambiare la situazione che c’ da troppi anni. Sostegno a Majorino, dunque, ma anche ad Alessio D’Amato, il candidato alla guida del Lazio a capo di una coalizione che comprende il Terzo polo di Renzi e Calenda, che invece in Lombardia ha scelto di farsi rappresentare dall’ex vicepresidente Letizia Moratti. Per l’appuntamento conclusivo della campagna elettorale nel Lazio, i quattro aspiranti segretari hanno mandato un videomessaggio. Solo per questioni logisitiche, dicono. Ma Carlo Calenda critico: Una scelta sbagliata, che dimostra che preferiscono sempre i Cinque Stelle. Una cretinata perch Alessio D’Amato una persona di grande capacit, ha gestito, come del resto Letizia Moratti, il Covid nel momento pi difficile. Al teatro del Buratto, invece, i quattro sono seduti uno accanto all’altro e sul palco si uniscono nell’abbraccio a Majorino. Rompe il fair play, soltanto una frecciata di Elly Schlein all’indirizzo di Bonaccini: Non credo che il Pd abbia perso molti elettori perch non pronuncia abbastanza le parole “imprese” o “crescita”, ma forse perch non ha fatto abbastanza contro la precariet. Per oggi il congresso sospeso, l’avversario soltanto la destra destra destra che, nella definizione di Gianni Cuperlo, al governo del Paese e che il centrosinistra punta a scalzare dalla guida della Lombardia dopo 28 anni. Nei rispettivi interventi ogni candidato segretario trova modo di citare ad esempio un provvedimento adottato durante la propria esperienza di governo (De Micheli da ministro delle Infrastrutture, Bonaccini e Schlein alla Regione Emilia-Romagna). Quindi l’appello ai militanti: convincere ogni potenziale astenuto a votare per cambiare, perch nel vasto bacino del non voto che il centrosinistra spera di recuperare quanto serve per conquistare la Lombardia. Abbiamo questa grande occasione e sono sicuro che tanti cittadini lombardi ci aiuteranno per cambiare la sanit, le politiche per il lavoro, i trasporti, l’ambiente — dice Majorino —. Credo che ci aiuteranno anche tanti elettori del Terzo polo, facendo il voto disgiunto. E ritorna alla sua battuta infelice sulla Calabria: La destra lombarda che ha lavorato in questi anni per dividere il Paese non si azzardi a darmi lezioni di alcuna sorta. Si ricordano ancora certi cori razzisti contro i napoletani con protagonista Salvini. 10 febbraio 2023 (modifica il 10 febbraio 2023 | 23:50) © RIPRODUZIONE RISERVATA , , https://www.corriere.it/rss/politica.xml,