Pd, si compatta contro la premier  
	Bonaccini: difende lindifendibile

Pd, si compatta contro la premier Bonaccini: difende lindifendibile

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di Adriana LogroscinoIl sostegno di Cinque Stelle e Terzo polo. Sulle primarie scintille tra Renzi e Cuperlo Niente passi indietro, semmai una temporanea, domenicale, tregua. Pd, M5S e anche il Terzo polo mantengono la posizione: Delmastro e Donzelli devono dimettersi. Stefano Bonaccini, candidato alla segreteria del Nazareno, torna sulla vicenda, commentando la lettera della premier al Corriere . Ed perfettamente allineato alla posizione espressa l’altroieri dal segretario uscente Enrico Letta. La presidente Meloni si assunta la responsabilit di difendere l’indifendibile — dice Bonaccini dal palco del Lanificio di Roma, dove in corso l’assemblea del Pd — e ha commesso un grave errore e un gesto di debolezza politica. Il giudizio severo nei confronti della presidente del Consiglio prende le mosse dalla Costituzione che prescrive disciplina e onore per chi ricopre cariche istituzionali. Una prescrizione che, dice Bonaccini, il sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro non ha rispettato. Ma il governatore ribadisce anche la posizione del Pd sul merito della vicenda Cospito. Il 41 bis non pu essere messo in discussione. Che, poi, tutti i detenuti abbiano il diritto alle cure necessarie un principio di civilt che non deve essere strumentalizzato da chi vuole rappresentarci come cedevoli rispetto alla necessaria lotta alle mafie e al terrorismo. Per noi punti fermi. Anche Andrea Orlando, uno dei deputati che hanno fatto visita a Cospito in carcere, insiste sulla coesistenza dei due principi: Dopo quella visita ho dichiarato pubblicamente: “Salviamogli la vita, ma il 41 bis resta”. Nessuna ambiguit del Pd su questo, quindi. La posizione la stessa oltre i confini del Pd. Difendendo Delmastro e Donzelli, Meloni dimostra che per lei gli equilibri della sua maggioranza contano pi della sicurezza dei cittadini, dice il capogruppo dei 5 Stelle alla Camera, Francesco Silvestri. Meloni chiede unit ma alimenta lo scontro, sostiene Angelo Bonelli di Europa verde. La reticenza di Meloni dimostra che in FdI non c’ senso dello Stato, per Benedetto Della Vedova di +Europa. Tutti fermi, quindi, ai blocchi delle rispettive posizioni, in attesa di sviluppi. Ma con un occhio alle imminenti elezioni regionali di Lazio e Lombardia. A esplicitarlo Carlo Calenda, leader di Azione, che annuncia il sostegno dei deputati del Terzo polo alla mozione per le dimissioni di Donzelli e Delmastro: Siamo disponibili a votare una mozione di censura, con le altre opposizioni. Subito dopo, per, fa un appello a tornare a occuparsi dei temi di maggiore interesse per il Paese: La polemica all’infinito giova pi al governo che alle opposizioni avverte Calenda. Le ruggini tra Terzo polo, sponda Italia viva, e Pd, per, nelle stesse ore tornano a manifestarsi nello scambio tra il leader centrista Matteo Renzi e Gianni Cuperlo, candidato alla segreteria: Avete scambiato una Ferrari (la sua segreteria, ndr) con una Twingo, twitta il primo ispirandosi alla canzone tormentone di Shakira contro l’ex, Gerard Piqu. La Ferrari non era nostra ma in leasing dalla destra — replica il secondo —. La Twingo la stiamo pagando a rate ma nostra. 5 febbraio 2023 (modifica il 5 febbraio 2023 | 22:16) © RIPRODUZIONE RISERVATA

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