di Aldo Grasso
La lite in tv tra Iva Zanicchi e Selvaggia Lucarelli, le tesi di Alessandro Orsini sulla guerra in Ucraina, il gioco al massacro dei talk show
La televisione non un luogo edenico, il luogo della pace, dell’assenza di gesti prima di quel gesto che inaugura l’imperfezione del vivere. Non che ogni minuto della giornata debba essere sacrificato alla pandemia o alla guerra in Ucraina, ai morti che il virus ogni giorno ancora fa o al massacro dei civili e dei bambini, al sequenziamento delle varianti o alla ferocia di Putin, ma sono convinto che questo sia un momento non facile per chi deve condurre programmi basati su temi drammaticamente non vincolanti. Certamente le liti di Ballando con le stelle non paiono in sintonia con l’idea del servizio pubblico.
Quando guardo il Grande Fratello Vip temo ci sia un irrefrenabile depauperamento delle idee, una pienezza di declino in tutte le civilt troppo mature, cos mature da non porsi pi domande, da avere un sangue troppo tiepido e disilluso per poter ancora interrogare lo spirito. Ormai ci sono troppe trasmissioni che hanno convertito l’anomalia, un’anomalia monotona e abitudinaria, l’anomalia dei disperati, in regola di condotta. Qualunque cosa accada nel GFV gi accaduto nella realt: il programma solo una certificazione dissimulata, un sipario strappato attraverso i cui squarci noi vediamo le maschere del nostro smarrimento.
il grande momento del prof. Alessandro Orsini, il ribelle della Luiss. La sua tesi di fondo che vi sarebbe, s, una responsabilit militare di Putin nello scoppio del conflitto, ma vi sarebbe anche una ben pi grande responsabilit politica della Nato, nell’avere spinto Putin a confliggere. Motivo per cui meglio lasciare l’Ucraina al suo destino. Tesi oppugnabile, fallace, ma ognuno libero di dire la sua. Ci che insopportabile che gli Orsini si atteggino a intellettuali scomodi, a voci fuori dal coro, a perseguitati. Spero che si rendano conto che sono invitati non per le loro (povere) idee ma solo perch sono esca per il fal del talk, per la rissa e la ressa degli ascolti. Hanno convertito il martirio in professione.
Mondiali del Qatar. La Fifa (Fdration Internationale de Football Association) ha stanziato 209 milioni di dollari, circa 215 milioni di euro, da destinare ai club di tutto il mondo come sorta di ringraziamento per aver dato i propri giocatori alle varie nazionali per la Coppa del Mondo. Com’ noto, per la prima volta i campionati nazionali sono stati interrotti per lo svolgimento dei Mondiali. Quello che il presidente della Fifa Gianni Infatino dimentica di ricordare che pi di 6.500 lavoratori migranti provenienti da India, Pakistan, Nepal, Bangladesh e Sri Lanka sono morti in Qatar da quando il Paese mediorientale ha ottenuto il diritto di ospitare la Coppa del Mondo di calcio 10 anni fa.
Il talk show un gioco al massacro, di sua natura. Cos il talk diventa un luogo dove tutti, indistintamente, hanno diritto di parola (una vale una), sia essa l’espressione del pi vieto senso comune o rappresenti invece la trasgressione spettacolarizzata, o, ancora, una marginalit irrappresentabile. Il senso pi stringente del talk consiste nel trasformare in freak i suoi protagonisti. Nasce cos il bullismo mediatico, nascono gli esecrabili che hanno continuamente bisogno dell’esecrazione, nascono le liti che servono solo ad alimentare gli ascolti a dispetto di ogni ragionamento.
Red Ronnie, l’ex dj Gabriele Anzaloni, non crede al vaccino contro il Covid (che, a suo avviso causerebbe morti bianche, poliomielite, persino l’autismo) ma crede alle profezie dei Maya, all’allineamento delle Pleiadi e alle scie chimiche. Adesso presta fede anche agli Ufo: Eh… gli Ufo si fanno vivi molto pi spesso: ad esempio, sopra i cieli dell’Ucraina, ci sono Ufo che scortano i bombardieri, come per dire, attenzione – non lo dico io eh, io riporto – come non volessero esplosioni nucleari, gli Ufo stanno molto attenti che questo non si verifichi.
Remigi mano morta. Memo Remigi, l’autore di Innamorati a Milano, a 84 anni stato cacciato dalla Rai per aver messo una mano sul sedere di Jessica Morlacchi nel corso della trasmissione di Serena Bortone. stato un gesto involontario, si difeso Remigi. Io cercavo di sistemare il microfono dietro, che era caduto dalla cintura. Gli ho messo la mano dietro perch stava cadendo questo microfono e scherzando gli ho dato la pacchetta sul sedere. Ma non entriamo nei particolari, dico solo che non avevo nessuna intenzione di essere un uomo libidinoso, ho l’et che ho e non sono mai stato questo tipo di persona. In attesa che un’isola dei famosi lo chiami come testimonial (della fama).
31 dicembre 2022 (modifica il 31 dicembre 2022 | 16:16)
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