Pensione 2023, dal lordo al netto: quando non cambia molto

Non sempre la tassazione sulla pensione incide molto nella differenza tra importo lordo e netto.

Ci sono volte che dalla pensione lorda a quella netta la differenza è davvero minima. Questo perchè bisogna tenere conto della cosiddetta no tax area, ovvero il limite di reddito entro il quale le detrazioni da pensione annullano l’imposta dovuta.

Rispondiamo ad una nostra lettrice che ci chiede:

Buongiorno  sono  andata  all’INPS  per sapere  della mia pensione  mi hanno  detto  che a marzo  dovrei prendere  670 euro  lorde potrei  sapere  quanto  è  al netto Grazie

Premettendo che il reddito entro cui per le pensioni l’Irpef non è dovuta è 8.500 euro, la sua pensione annua, considerando anche la tredicesima, al lordo dovrebbe essere di 8.710 euro. Questo significa che solo una piccolissima parte della sua pensione sarà sottoposta a tassazione (210 euro) e la cosa inciderà davvero in modo minimo nel calcolo dell’importo netto del suo assegno.

Considerando che l’Irpef per redditi fino a 15.000 è calcolato con un’aliquota del 23% sulla sua pensione l’Irpef dovuta sarebbe di 2003,3 euro. Ma per il 2023, essendo la pensione erogata per meno di 12 mesi le spetterà una detrazione pari a 1.995 euro. Le resterebbe da pagare, quindi, un’imposta pari a 8,3 euro a cui aggiungere eventuali addizionali comunali e regionali.

Per il secondo anno di pensione, invece, la detrazione spettante si calcolerà, nel suo caso, con la seguente formula: 700 + (1995-700)x(28000-8710)/(28000-8500), ovvero 1.981 euro l’anno.

Nel suo caso, essendo il reddito da pensione annuo molto vicino alla no tax area l’incidenza della tassazione nel passaggio da importo lordo a importo netto è davvero minima.