Pensioni: 3 ipotesi sul tavolo del governo

Marina Elvira Calderone, Ministra  del Lavoro e delle Politiche Sociali, attraverso una serie di incontri con le parti sociali, punterebbe a mettere in campo una revisione del sistema pensionistico “nel segno della solidarietà e della sostenibilità per le future generazioni”.

Tre, scrivono le Agenzie,  gli obiettivi principali. 

Puntare ad un sistema di forme di pensionamento integrate che consenta di individuare l’accesso a pensione più compatibile con le esigenze personali e sanitarie del lavoratore e al contempo di ricambio generazionale dei datori di lavoro, evitando pericolosi ‘scaloni’ anagrafici; 

razionalizzazione degli strumenti di prepensionamento attualmente esistenti, prevedendo forme sostenibili di compartecipazione fra oneri a carico del datore di lavoro e dello Stato con esodo dei lavoratori più vicini alla pensione e percorsi “mirati” di staffetta generazionale;

verifica, a favore delle generazioni più giovani, di forme di garanzia pensionistica nel caso di carriere contributive discontinue. 

Infine si cercherà di formare una futura rendita adeguata al tenore di vita con oneri calcolati secondo i principi generali dell’ordinamento pensionistico e si introdurranno forme di previdenza complementare.

Obiettivo di fondo, secondo la maggioranza al Governo, è evitare il ritorno alla legge Fornero che fissa per tutti a 67 anni l’età pensionabile. Nei piani di Matteo Salvini ci sarebbe l’idea di consentire l’uscita dal lavoro con 41 anni di contributi, mentre a favore delle donne verrebbe concessa una annualità figurativa, l’anticipo della pensione per ogni figlio avuto e l’abbassamento dell’età pensionabile a 63 anni con almeno 20 anni di contributi. 

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