A partire da dicembre 2023, oltre 20 milioni di italiani beneficeranno di un aumento della pensione. Questo incremento è dovuto a tre fattori principali: l’adeguamento all’inflazione del 2022, una tredicesima leggermente superiore, e l’assenza delle ritenute addizionali comunali e regionali.
Il decreto Anticipi, approvato il 16 ottobre e pubblicato il 18 ottobre in Gazzetta Ufficiale, prevede il conguaglio di novembre e il versamento aggiuntivo dal 1° dicembre 2023, seguendo il calendario dei pagamenti dell’INPS. Questo aumenterà le pensioni per coprire l’inflazione effettiva del 2022, offrendo alle famiglie un aiuto importante in questo periodo di prezzi elevati.
Le pensioni più basse riceveranno una percentuale di rivalutazione maggiore. La Legge di Bilancio 2022 ha stabilito che la rivalutazione del 100% è garantita per le pensioni fino a 4 volte il trattamento minimo INPS (2.101,52 euro lordi mensili). Le percentuali di incremento variano in base alle fasce di reddito, con il 32% come minimo per le pensioni superiori a 10 volte il trattamento minimo INPS. Per l’anno 2024, l’indice provvisorio di rivalutazione dei trattamenti pensionistici sarà del 5,4%, ma questo deve ancora essere ufficializzato.
L’aumento per l’inflazione del 2022 sarà dello 0,8% sulla pensione di dicembre, più gli arretrati da gennaio a novembre. Anche la tredicesima beneficerà di questo incremento. Ad esempio, una pensione di 600 euro lordi al mese riceverà 4,80 euro in più, più 52,80 euro di conguagli. Una pensione di 2.630 euro lordi sarà aumentata di 21 euro, più 231 euro di arretrati, ma sarà ridotta del 53% a causa del suo scaglione di rivalutazione.
Viene concesso anche un bonus di 155 euro per le pensioni più piccole, con requisiti specifici legati al reddito e alla tipologia di pensione.
Gli aumenti previsti per il 2024 seguiranno criteri simili. La perequazione sarà applicata in percentuali diverse in base all’ammontare della pensione. Ad esempio, una pensione fino a 2.272 euro lordi mensili prevederà un indice di perequazione del 100%. La pensione minima nel 2024 potrebbe raggiungere i 598,61 euro, con un possibile incremento addizionale.
Le pensioni di dicembre verranno pagate il 1° dicembre tramite bonifici, sia in banca che in posta, mentre si concluderanno martedì 5 dicembre i pagamenti in contanti presso gli uffici postali. Presso gli uffici postali bisogna rispettare il seguente ordine alfabetico: venerdì 1° dicembre c’è il ritiro per i cognomi dalla lettera A alla C; sabato 2 dicembre quello per i cognomi dalla lettera D alla K (solo mattina); lunedì 4 dicembre quello per i cognomi dalla lettera L alla P; martedì 5 dicembre, ultimo giorno, sarà riservato al ritiro dell’assegno per quei pensionati che hanno i cognomi dalla lettera Q alla Z.
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