Per gli anziani bastano 500 passi in più al giorno per ridurre il rischio di malattie cardiovascolari

Per gli anziani bastano 500 passi in più al giorno per ridurre il rischio di malattie cardiovascolari

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di Cristina Marrone

Dopo aver camminato circa un chilometro e mezzo, ogni 400 metri in pi percorsi associato a un rischio inferiore del 14% di andare incontro a malattie cardiache e ictus per chi ha oltre 70 anni

Solo tre giorni fa un articolo pubblicato sul British Journal of Sports Medicine ha di fatto sentenziato un contrordine: basterebbero 11 minuti al giorno di camminata veloce per prevenire una morte prematura su 10 causata da malattie cardiache, ictus e una serie di tumori. Lo studio il risultato di una revisione di 196 articoli che hanno coinvolto pi di 30 milioni di partecipanti. Ma che cosa possono fare gli anziani che in genere fanno pi fatica a muoversi e soprattutto a svolgere attivit ad alta o moderata intensit?

I 400 metri in pi

Un nuovo studio presentato dall’American Heart Association ha scoperto che per chi ha pi di 70 anni camminare 500 passi in pi al giorno (all’incirca 400 metri) associato a un rischio inferiore del 14% di andare incontro a malattie cardiache e ictus . I passi sono un modo semplice per misurare l’attivit fisica e percorrere pi passi al giorno stato associato a un minor rischio di un evento correlato a malattie cardiovascolari negli anziani ha detto Erin E. Dooley, professore di Epidemiologia all’Universit dell’Alabama che ha seguito il lavoro e sottolinea per come la gran parte degli studi si sia concentrata su adulti fino alla mezza et con obiettivi giornalieri anche di 10 mila o pi passi, difficilmente raggiungibili da individui anziani.

Come si svolto il monitoraggio

Da qui l’esigenza di dare obiettivi di camminata anche a persone pi in l con l’et per salvaguardare la loro salute. I ricercatori hanno analizzato i dati di 452 partecipanti, parte di un gruppo pi ampio reclutati per lo studio Atherosclerosis Risk in Communities. Tutti i volontari hanno indossato un accelerometro sull’anca, una sorta di contapassi che ha misurato i loro passi giornalieri.I partecipanti avevano un’et media di 78 anni (59% donne). I dispositivi sono stati indossati per tre o pi giorni, per dieci o pi ore e in media il numero di passi percorso stato in media di 3500 al giorno. Durante il periodo di follow-up di tre anni e mezzo il 7,5% dei partecipanti ha manifestato un evento di malattia cardiovascolare come una malattia coronarica, un ictus o un’insufficienza cardiaca.

I risultati

Ma che cosa ha rilevato l’analisi dei passi in associazione agli eventi cardiovascolari? Rispetto agli adulti che facevano meno di duemila passi al giorno coloro che ne facevano 4.500 avevano un rischio di subire un evento cardiovascolare inferiore al 77%. Quasi il 12% degli anziani che percorrevano al giorno meno di duemila passi sono andati incontro a un evento cardiovascolare rispetto al 3,5% dei partecipanti che hanno camminato circa 4.500 passi al giorno. In conclusione ogni 500 passi in pi al giorno associato a un rischio inferiore del 14% di malattie cardiovascolari, partendo da una base minima di duemila.

Meglio poco che niente

importante mantenere l’attivit fisica anche con l’avanzare dell’et, ma anche gli obiettivi di passi giornalieri dovrebbero essere raggiungibili. Siamo rimasti molto sorpresi che ogni 500 passi in pi di camminata abbia avuto un cos forte beneficio per la salute del cuore ha sottolineato Dooley che aggiunge: Non vogliamo sminuire l’importanza di un’attivit fisica di maggiore intensit ma incoraggiare piccoli incrementi del numero di passi giornalieri perch sono evidenti significativi benefici cardiovascolari.

Non mai troppo tardi

Anche per chi ha fatto una vita sostanzialmente sedentaria – dice Gianfranco Beltrami, docente di Scienze motorie all’Universit di Parma e vice presidente Federazione italiana medico sportiva – non mai troppo tardi per iniziare a intraprendere un’attivit fisica che, se correttamente eseguita, sicuramente potr dare importanti benefici alla sua salute. Per l’organismo umano il movimento vitale. Non a caso le caratteristiche che accomunano le popolazioni pi longeve del pianeta e con il maggior numero di centenari sono una corretta alimentazione abbinata a uno stile di vita molto attivo, con tanta attivit fisica fino a tardissima et.

Che cosa fare

L’attivit fisica, in special modo per le persone anziane – aggiunge Beltrami – rappresenta un vero e proprio farmaco in grado di prevenire quasi tutte le patologie e di ritardare l’invecchiamento.Come ogni farmaco anche l’attivit fisica deve essere attentamente dosata e personalizzata tenendo conto del grado di allenamento delle caratteristiche del soggetto e di eventuali patologie presenti. Non basta per camminare o fare una attivit di tipo aerobico ma bisogna anche fare esercizi per mantenere la forza che la qualit atletica che cala pi velocemente, la destrezza ,l’equilibrio e la corretta postura seguendo le linee guida che prevedono almeno 150 minuti alla settimana di attivit aerobica , due sedute settimanali di almeno mezz’ora di esercizi per la forza ed una decina di minuti dopo ogni sessione di attivit fisica da dedicare all’allungamento e alla postura

I limiti

Lo studio, su stessa ammissione dei ricercatori ha dei limiti: il dispositivo indossato sui fianchi non riesce a registrare attivit alternative alla camminata che possono comunque essere utili per la salute del cuore come ad esempio andare in bicicletta o nuotare; il campione generale di partenza formato per la maggioranza da donne bianche aveva maggiori probabilit di avere un’istruzione universitaria; infine i passi sono stati misurati per un breve periodo.

3 marzo 2023 (modifica il 3 marzo 2023 | 11:14)

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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