di Aldo Cazzullo, inviato a Doha
La ragione direbbe Francia, ma l’Albiceleste cresciuta di partita in partita e Messi merita una consacrazione, nella sua ultima partita al Mondiale
La Francia pi forte. Il calcio francese si conferma in Qatar il numero 1 al mondo: arriva in finale per la seconda volta consecutiva (la quarta negli ultimi sette Mondiali) senza il Pallone d’oro Benzema e senza i pilastri del centrocampo di Russia 2018, Pogba e Kant. La ragione quindi dice Francia.
Eppure dico Argentina. Perch l’influenza del cammello — o quel che ; di virus non se ne pu pi — rischia di tener fuori giocatori importanti come Rabiot e Theo Hernandez (anche Giroud non al massimo per un problema al ginocchio). Perch l’Argentina cresciuta di partita in partita, dall’esordio disastroso alla semifinale dominata. E perch Messi sembra aver risolto sia il disagio nervoso che nel 2014 lo faceva vomitare in campo, sia il disagio tecnico che nel 2018 lo induceva a giocare come da ragazzo, puntando la porta da centrocampo; ora dosa le energie, gioca pi vicino all’area, e i compagni che lo adorano farebbero qualsiasi cosa per lui. E poi dal 2006 che una finale non finisce ai rigori; e ai rigori l’Argentina se la cava meglio della Francia.
I Bleus, ripeto, restano i pi forti. Ma Leo Messi merita una consacrazione, nella sua ultima partita Mondiale. E quindi che la realt non sporchi questa meravigliosa storia.
18 dicembre 2022 (modifica il 18 dicembre 2022 | 10:18)
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