Come accennato nei precedenti articoli, anche le istituzioni scolastiche paritarie con corsi di scuola secondaria di primo grado possono inoltrare all’Ufficio scolastico regionale competente la richiesta di riconoscimento per lo svolgimento di percorsi a indirizzo musicale garantendo – come d’altronde previsto per le scuole statali – sottogruppi con numero di alunni non superiori a otto, al fine di assicurare la qualità dell’insegnamento. Tali scuole possono anche attivare percorsi di ampliamento dell’offerta musicale nell’ambito della loro autonomia e con i docenti di strumento musicale di cui dispongono. Nel caso in cui le istituzioni scolastiche paritarie abbiano già attivato, negli anni precedenti, corsi ad indirizzo musicale ai sensi e per gli effetti del decreto ministeriale 201/1999, devono avviare le procedure per strutturarli secondo quanto disposto, adesso, dal decreto ministeriale 176/2022 che, di fatto, introduce il nuovo ordinamento degli indirizzi musicali.
Il Decreto n. 176/2022 e le scuole paritarie (art. 13)
Il Decreto n. 176/2022 dedica, infatti, un articolo alle scuole paritarie (art. 13) e uno alle Regioni a statuto speciale e alle Province autonome di Trento e Bolzano (art. 14). Articolo 13 (Scuole paritarie). Il comma 1 dell’articolo 13 recita “1. Ferme restando le previsioni della legge 10 marzo 2000, n. 62, e successive modificazioni, le istituzioni scolastiche paritarie con corsi di scuola secondaria di primo grado possono chiedere il riconoscimento per lo svolgimento di percorsi a indirizzo musicale garantendo sottogruppi con numero di alunni non superiori a otto, al fine di assicurare la qualità dell’insegnamento e l’organizzazione dello stesso secondo le modalità previste dall’articolo 4, comma 2. Le istituzioni scolastiche paritarie possono altresì attivare percorsi di ampliamento dell’offerta musicale di cui all’articolo 7 nell’ambito della loro autonomia e con i docenti di strumento musicale di cui dispongono”. Giuridicamente trovano applicazione, anche per analogia, le previsioni di cui all’articolo 1, commi 2, 3, 4 e 5; 3, comma 2; 4, 5, commi 1, 2 e 3; 6; 8; 9; 11. Il comma 3 dello stesso articolo 13 prevede che, come accennato in sintesi in premessa “Le istituzioni scolastiche paritarie con corsi a indirizzo musicale ai sensi del decreto ministeriale n. 201 del 1999 provvedono alla conversione dei suddetti corsi in percorsi a indirizzo musicale, alle condizioni previste dal presente decreto”.
Le peculiarità legate allo studio dei diversi strumenti musicali
Si rammenta, a comprova della strepitosa occasione che offre questa riforma, che per quanto riguarda la produzione, gli obiettivi di apprendimento vengono specificati ulteriormente tenendo conto delle peculiarità legate allo studio dei diversi strumenti musicali, suddivisi in cinque famiglie: strumenti ad arco, strumenti a fiato, strumenti a percussione, strumenti a tastiera, strumenti a corde pizzicate. Vale anche per le scuole paritarie la possibilità di modulare nel triennio l’orario aggiuntivo a condizione di rispettare comunque la media delle tre ore settimanali, ovvero novantanove ore annuali.
L’esempio dell’Istituto “Madonna della neve” e il riconoscimento di SMIM
L’Istituto “Madonna della neve” che dall’anno scolastico 2016-17 ha ottenuto ufficialmente il riconoscimento di SMIM (“Scuola Media Indirizzo Musicale“) è la prima Scuola Paritaria in Italia ad averlo ottenuto con i seguenti strumenti:
- Chitarra
- Violino
- Violoncello
- Flauto
- Clarinetto
- Oboe
- Pianoforte
- Percussioni
- Arpa.
L’accesso alla SMIM prevede oltre alla scelta in fase di iscrizione alla scuola secondaria di primo grado, anche una prova attitudinale che si svolge all’inizio del mese di marzo. Per iscriversi alla Smim non è necessaria un’esperienza pregressa di studio di uno strumento; altresì si cercherà di dare continuità agli allievi che avessero già in atto una pratica strumentale.