Percorsi abilitanti docenti, se svolgo una supplenza o altro lavoro come posso frequentare il tirocinio? [VIDEO]

Grande attenzione ha suscitato la pubblicazione del DPCM relativo alla formazione iniziale dei docenti. I corsi dovrebbero partire fra la fine del 2023 e l’inizio del 2024. Chi lavora già si chiede come potrebbe conciliare il tutto, specialmente il tirocinio.

Quello di conciliare il lavoro a scuola (o altro) con la frequenza del tirocinio, è un tema affrontato nel corso del Question Time del 27 settembre in diretta su OS TV.

A rispondere Chiara Cozzetto, segretaria nazionale dell’ANIEF: “Si svolgono durante le attività compatibili. Se si lavora nella scuola ci sono dei diritti. Esistono i permessi di 150 ore di diritto allo studio per partecipare al tirocinio. Se si svolge un altro lavoro privato si dovrebbe capire quali sono le tutele del contratto per chiedere dei permessi“.

In ogni caso questo è una problematica che non è nuova nell’organizzazione di questi corsi: esisteva già alle SSIS, durante il TFA, la si affronta giornalmente durante il TFA sostegno.

Ci sono tanti “accorgimenti” da poter mettere in atto per poter portare avanti i due impegni. Naturalmente questa è una risposta che non si può dare in astratto, in quanto la difficoltà di conciliare le due attività dipendono dal caso concreto: se la supplenza è a 18 ore o spezzone, quale o quali sono i giorni liberi, se la scuola di tirocinio coincide o meno con quella di servizio, se l’Università è nella stessa città o meno.

Una componente importante nella ottimale realizzazione di questo percorso è determinata anche dalla possibilità che le scuole daranno nell’organizzazione dell’orario di servizio, funzionale alle esigenze di formazione. Ossia, la frequenza del percorso abilitante non è solo una esigenza personale ma va considerata come priorità nell’organizzazione dell’orario di servizio perché la formazione è un diritto dell’aspirante insegnante, è richiesta dal Ministero, è funzionale al funzionamento del sistema scolastico.

Purtroppo queste difficoltà vanno affrontate sul campo, quando si manifesteranno, caso per caso.

la prima riguarderà la richiesta delle 150 ore di permessi per diritto allo studio, perchè a fronte di percorsi abilitanti che al momento per il 2023/24 sono ancora solo sulla carta, le domande scadranno entro il 15 novembre per poterne usufruire dal 1° gennaio. Quindi, a livello nazionale, questa sarà la prima questione da dover affrontare.

Lo svolgimento delle attività di tirocinio è disciplinato da apposite convenzioni stipulate dai centri con le istituzioni scolastiche del Sistema nazionale di istruzione, compresi i centri provinciali per l’istruzione degli adulti.

L’USR predispone e aggiorna annualmente un elenco telematico delle istituzioni recante, per ciascuna di esse, i seguenti dati:

a) elenco degli insegnanti con contratto a tempo indeterminato idonei a svolgere il compito di tutor dei tirocinanti, con il rispettivo curriculum vitae ;

b) piano di realizzazione e inserimento delle attività di tirocinio attivo nell’attività delle istituzioni di cui al comma 1;

c) precedenti esperienze di tirocinio diretto e indiretto e di didattica innovativa verificata e valutata;

d) eventuali dipartimenti disciplinari o pluridisciplinari attivi;

e) eventuale partecipazione delle istituzioni di cui al comma 1 alle rilevazioni degli apprendimenti nazionali e, se campionata, a quelle internazionali;

f) presenza di laboratori attrezzati, anche sotto il profilo dell’innovazione digitale;

g) eventuali altri elementi che possono concorrere alla valorizzazione delle esperienze delle istituzioni di cui al comma 1.

LA RISPOSTA DI CHIARA COZZETTO AL MINUTO 12:37 

TUTTE LE RISPOSTE

DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 4 agosto 2023.

ALLEGATO A [PDF] PROFILO CONCLUSIVO DEL DOCENTE ABILITATO, COMPETENZE PROFESSIONALI E STANDARD PROFESSIONALI MINIMI

ALLEGATO B [PDF] LINEE GUIDA PER IL RICONOSCIMENTO DEI CREDITI