Dall’USR Piemonte arriva una nota che fornisce indicazioni interessanti in merito a chi dovrà iscriversi ai percorsi abilitanti e intende chiedere il permesso per diritto allo studio.
Come abbiamo spiegato in precedenza, l’avvio dei percorsi abilitanti è previsto a gennaio 2024. E quindi, al momento non è possibile fare richiesta.
Tuttavia, alcuni USR stanno fornendo indicazioni su come intendono agire: dato che i permessi di diritto allo studio fanno parte di contratti integrativi regionali, ogni regione può decidere se e come fornire soluzioni al problema.
Nei giorni scorsi abbiamo riportato il caso dell’USR Toscana, che prevede una soluzione simile a quella adottata dal Piemonte.
In precedenza, l’ufficio Scolastico di Torino scriveva: “Coloro che alla data del 15 novembre 2023 non abbiano ancora concluso le prove selettive o perfezionato l’iscrizione per la partecipazione ai corsi CLIL, ai corsi per il conseguimento dei 24 CFU/CFA, ai percorsi di formazione universitaria abilitanti o relativi alla specializzazione per il sostegno dovranno, qualora intendano beneficiare dei permessi per il diritto allo studio, produrre egualmente domanda entro il 15 novembre 2023, compilando l’apposita sezione “ISTANZA CON RISERVA” dichiarando la sede Universitaria e la tipologia di corso.”
La nuova nota ribadisce praticamente il tutto ma, per quanto riguarda i docenti che intendono frequentare i corsi per l’abilitazione, arriva una specifica: “nelle more dell’attivazione dei percorsi formativi universitari finalizzati all’acquisizione dei 60/30/36 CFU, previsti dal DPCM 4 agosto 2023 e necessari a partecipare alle prove concorsuali che saranno attivate secondo quanto previsto dal DL n. 36/2022, convertito in legge n. 79/2022, che ha modificato il D.lgs. 59/2017 ed introdotto il nuovo sistema di formazione e accesso al ruolo dei docenti della scuola secondaria di primo e secondo grado, esclusivamente per l’anno 2024, il personale interessato potrà presentare domanda, eccezionalmente, entro e non oltre 5 giorni dall’iscrizione ai suddetti percorsi formativi”.
“Le suddette domande – prosegue l’USR Piemonte – potranno essere accolte entro i limiti del contingente massimo regionale, determinato ai sensi dell’art. 1 del nuovo CIR, dopo aver effettuato le eventuali compensazioni inter provinciali di cui al medesimo articolo, e nel limite del contingente residuale al termine delle ordinarie procedure di autorizzazione“.
Sul tema è intervenuta anche Manuela Pascarella, del sindacato FLC CGIL, dicendo ad OS TV: “Noi abbiamo allertato i referenti delle regioni per chiedere un aggiornamento di questi contratti regionali per i permessi di diritto allo studio, per poter inserire all’interno dei titoli anche i corsi abilitanti”.
“I permessi non sono infiniti però, il 3% della dotazione organica può beneficiare del permesso. E quindi si farà una graduatoria“, ha aggiunto.
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