Da Orizzontescuola.it: Percorsi abilitanti per le classi di concorso della secondaria: una volta ottenuto laccesso ci saranno esami in itinere? redazione

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Percorsi abilitanti da 60 e 30 CFU: le Università sono in attesa della risposta definitiva dell’ANVUR alla richiesta di accreditamento per le classi di concorso che ciascuna sarà in grado di erogare nell’anno accademico 2023/24. Il Ministero dovrà emanare un decreto con i corsi approvati, nonché indicare le modalità di accesso in caso di domande in numero superiore rispetto ai posti.

Nel frattempo le Università, anch’esse in attesa di potersi organizzare per l’erogazione di una didattica di qualità (è certamente sfumata la possibilità di poter chiudere i corsi da 30 CFU entro febbraio 2024!) cercano di rispondere alle domande degli interessati.

Questo è uno dei punti ancora deboli dell’intero percorso. Se le Università dovranno organizzare selezioni per l’accesso alle classi di concorso in cui ci sarà un numero di domande maggiore rispetto ai posti, i tempi rischiano di allungarsi. E sarà anche difficile prevedere come gestire l’iscrizione preventiva a più Atenei.

La frequenza

Sappiamo dal DPCM 4 agosto 2023 ar. 7 comma 7 che la frequenza è obbligatoria.

Per accedere alla Prova finale di abilitazione è necessaria una percentuale minima di presenza alle attività formative pari al 70% per ogni attività formativa.

Le lezioni, probabilmente si svolgeranno nel pomeriggio dei giorni feriali e durante l’intera giornata del sabato. Ma l’organizzazione spetta alla singola università e nel clima di incertezza legato all’avvio dei percorsi, non è stato ancora possibile programmare questo aspetto.

Un aiuto sostanzioso proviene dalla normativa stessa:

Esclusivamente per gli anni accademici 2023/2024 e 2024/2025, i percorsi universitari di formazione iniziale possono essere svolti in modalità telematica sincrona, ad eccezione dei tirocini e dei laboratori, con una percentuale massima del 50% del totale. (D.lgs. n. 59/2017, art. 18-bis, comma 6-bis).

Ricordiamo che per  modalità telematica sincrona si intende l’attività didattica svolta in un’aula virtuale con la contemporanea presenza online di docente e studenti.

Per Unisalento, ad esempio, si svolgeranno in modalità telematica sincrona tutti i 24 CFU di Insegnamenti di Area comune.

Ci saranno esami in itinere o solo prova finale?

E qui cominciano le differenze, tra i pochi Atenei che hanno già pubblicato delle FAQ.

Sempre Unisalento scrive “Secondo la normativa vigente e salvo future diverse indicazioni, alla fine dei singoli corsi e prima della prova finale di abilitazione non sono previste prove di valutazione.”

Ma l’Università di Padova scrive invece “Gli insegnamenti prevedono attività di valutazione che potranno essere svolte in itinere o l’ultimo giorno di lezione”.

Dunque la struttura del corso potrebbe essere diversa in ogni Ateneo.

In che cosa consiste la prova finale di abilitazione?

La prova finale di abilitazione comprende:

1. Una prova scritta costituita da una sintetica analisi critica (episodi, casi, situazioni e problematiche) relativa all’attività di Tirocinio svolta durante il percorso;
2. Una prova orale corrispondente a una lezione simulata e costituita dalla progettazione di una attività didattica innovativa, con contenuti e metodologie coerenti con la specifica classe di abilitazione.

Le modalità di svolgimento sono riportate nel dettaglio nel DPCM 4 agosto 2023, art. 9.

Percorsi abilitanti docenti 60 e 30 CFU, le Università che attivano i corsi e per quali classi di concorso [ELENCO AGGIORNATO]

Altro qui:
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